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A caccia di nuovi mercati

Il core business resta l'offerta mare e spiaggia, ma il Paese inizia a sviluppare ulteriori segmenti per attrarre target di clientela diversificati

Un anno di grandi numeri, con incrementi a doppia cifra da tutti i mercati nei primi 8 mesi. La Thailandia tira le somme dell’estate con dati in positivo, arrivando a un +21,4 per cento con 17,43 milioni di arrivi. L’aumento più sostanzioso di turisti arriva dall’East Asia, che chiude gli 8 mesi con una crescita di 36,1 punti percentuali. A guidare il mercato asiatico la Cina, che con 497mila arrivi e un incremento, anno su anno, del 78,9 per cento. Positivi anche i dati sull’Europa, che malgrado i venti di crisi segna un aumento del 12 per cento nel numero di arrivi in Thailandia. Fra i Paesi, le mete tailandesi hanno riscosso un successo particolare sul Nord Europa e sulla Russia, che sta diventando anche per l’ente del turismo un mercato target.
Meno entusiasmanti i dati del mercato italiano: l’estate ha comunque spinto sul pedale dell’acceleratore per il nostro bacino, che punta a chiudere l’anno con una sostanziale stabilità. Obiettivo per il 2014 è arrivare a 190mila visitatori italiani, secondo le stime del direttore Tat, Jittima Sukpalin.

Le ambizioni per il prossimo anno sono decisamente forti: a livello centrale, l’ente ha tracciato una nuova strategia di marketing per aumentare il valore del turismo e accrescere i fatturati. Il presidente di Tat, Suraphon Svetasreni, ha messo nel mirino la valorizzazione dell’asset cultura e il posizionamento del Paese come una destinazione di qualità per portare in alto i numeri degli arrivi e la redditività dell’intero comparto. Le linee guida saranno una grande diversificazione dei mercati emissori, con un focus specifico sulle economie più promettenti per il Paese, ossia Russia, Cina e India, e l’apertura di nuove destinazioni per ampliare la ricaduta economica sui differenti territori e contemporaneamente ridurre l’affollamento delle mete mature.

E ancora, l’ente punta al miglioramento dei collegamenti, alla destagionalizzazione e alla focalizzazione su nicchie di turismo, in particolare sull’ecoturismo e sullo sviluppo sostenibile.

Sul fronte italiano, il lavoro si concentrerà in modo particolare sulla formazione delle agenzie di viaggi, con tour e roadshow realizzati in collaborazione con gli operatori.

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