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Una risorsa che viene da Oriente

di Cristina Peroglio

Ci vanno i giovani, i gruppi di amici e le coppie, ci vanno gli sposi in viaggio di nozze e pure le famiglie che non si fanno spaventare da parecchie ore di volo.

La Thailandia, quest’anno, ha ripreso il suo posto nel business delle agenzie di viaggi, diventando per alcuni un’ottima alternativa a mete più blasonate, ma decisamente più care.

“Ho mandato molti ragazzi quest’estate in Thailandia - dice Marco Barberio, titolare de Il Triangolo d’Oro a Torino - e devo ammettere che ho registrato un incremento rispetto agli altri anni”.

Un dato che conferma anche Silvia Burtotti, titolare di Tentamagie a Parma: “Si è riaffacciata sul mercato soprattutto grazie agli investimenti riproposti da alcuni t.o. italiani, che sono tornati ad investire su villaggi e collegamenti”.

Le famiglie italiane

L’impegno degli operatori e la maggiore comodità nel raggiungere la meta ha sicuramente influito su una parte di mercato consistente, che è quella della famiglie. “Di fatto, il grosso limite per far muovere il traffico family sulla Thailandia è proprio la carenza di villaggi italiani - dice Elvia Ricci, addetta vendite di Maè Viaggi a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) - perché rispetto ad altre destinazioni, ad esempio, non ci sono problemi di sicurezza o di salute a far da vincolo”.

Una situazione, però, relativa quasi solo alle famiglie: “I clienti vanno e sono assolutamente soddisfatti anche sulle strutture internazionali” dice Laura Morra, addetta vendite di Barracuda Travel a Napoli.

Altro gap per la clientela family è quello del volo. “Il target non è così incisivo - dice Loretta Tanferna, responsabile di agenzia per Vivere e Viaggiare Regina Margherita a Torino - anche per la lunghezza del volo e per la necessità di doversi munire di passaporto”.

Questione di voli

Il volato non è un limite solo per il target genitori e figli. “Ho avuto parecchie richieste - dice Ilaria Affatato, addetta vendite di Lunghe Vacanze a Milano - ma alla fine si è cambiata destinazione perché il volo di linea, prenotato all’ultimo momento, risulta troppo caro”.

La Thailandia si rivela, quindi, come una meta verso la quale l’early booking è veramente la soluzione più conveniente. È una destinazione bellissima - dice Sabrina Carini, titolare di Carini Viaggi a Roma -, ma se non si prenota presto il prezzo lievita”.

Questo, secondo le agenzie, è il motivo principale per il quale i flussi verso il Paese non sono così intensi come potrebbero: “Non siamo certo a livello dell’Egitto - dice Burtotti di Tentamagie a Parma -, anche se è un prodotto comunque valido”.

La scelta del solo balneare

Tutti pazzi per il mare. “Solitamente le coppie e i gruppi di amici scelgono il Paese come pura destinazione balneare - dice Ilaria Affatato, addetta vendite di Lunghe Vacanze a Milano - tanto è vero che le destinazioni che vengono richieste sono sempre le stesse, con una particolare predilezione per il mare delle Andamane, anche se la stagionalità invertita d’estate rappresenta un po’ un rischio”.

La prevalenza di alcune mete, Phuket prima di tutte, è confermata da molte agenzie: “La scelta alla fine ricade sempre sulle stesse aree, che sono quelle più attrezzate turisticamente - spiega Sabrina Carini, titolare  di Carini Viaggi a Roma -. I clienti si basano tantissimo sul sentito dire, anche se noi cerchiamo di indirizzarli”.

Un trend che, in molti casi, crea qualche problema alla destinazione. “Francamente - dice Debby Cantone, direttore tecnico di Club Tour a Novate Milanese (Milano) - nella nostra realtà la Thailandia è un po’ passata di moda; ha avuto un periodo d’oro qualche anno fa, ma adesso sa di già visto”.

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