|

L'alternativa lungo raggio

di Valeria Di Rosa

Accessibile, facile, completa. Questi gli aggettivi che la distribuzione attribuisce alla Thailandia, una delle destinazioni orientali più richieste in adv.


La meta, grazie al pacificarsi della situazione politica e civile, registra numeri in decisa crescita, con un incremento sul primo semestre 2010 del 25 per cento nel numero degli arrivi. Una performance che ha spinto la Tourism Authority of Thailand a rivedere al rialzo le previsioni e a rilanciare l'azione di marketing relativa al 2012. Gli obiettivi del Paese crescono e per la fine del prossimo anno si punta a 20 milioni di arrivi internazionali, per un totale di 24,85 milioni di dollari di entrate valutarie provenienti dal turismo.


A spingere la destinazione nelle agenzie di viaggi, più ancora che la nuova tranquillità civile, sono però i tre aggettivi che la caratterizzano. La meta è accessibile soprattutto in termini di prezzo: la grande disponibilità di strutture ricettive e il buon  livello qualitativo che viene garantito anche dalle soluzioni non riservate solo al target alto permettono di realizzare pacchetti con costi estremamente competitivi.


Accanto al fattore competitività la distribuzione sottolinea la completezza della Thailandia, che unisce in un solo Paese un'offerta mare ampia e diversificata e la possibilità di abbinarvi interessanti proposte culturali. Un mix, quello tra cultura e relax, che la fa diventare sul mercato italiano una meta quasi ritagliata su misura per i viaggi di nozze. Sono infatti gli honeymooner il segmento su cui più si vende la destinazione: si presta, infatti, alla realizzazione di pacchetti di alto livello a prezzi non proponibili su altre mete da combinato. L'anello debole del Paese, almeno dall'Italia, sono invece le famiglie, un target su cui la Thailandia non fa presa.


Da un lato, il timore di affrontare lunghe ore di volo con i bambini, per altro senza un servizio di charter point to point, ma utilizzando la linea con uno scalo quasi obbligatorio a Bangkok. Dall'altro, cosa probabilmente ancora più disincentivante, la mancanza, almeno fino ad oggi, di villaggi a gestione italiana, che sono una componente fondamentale nella scelta di una meta da parte del segmento famiglie.

E questo malgrado la destinazione venga considerata facile, tanto che una delle principali fonti di business per le adv è la sola biglietteria.

 

Pubblicato il 19/09/2011

Vedi Thailandia; Vedi tutti i dossier di Lungo raggio; Vedi tutti i dossier

Commenti di Facebook

Torna su
Chiudi