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La certezza dei viaggi di nozze

di Valeria Di Rosa

Restano i viaggi di nozze il segmento principale di clientela che richiede la Thailandia in adv. E accanto a loro le coppie, i giovani e chi si muove spinto da un interesse anche culturale, oltre a quello del semplice soggiorno mare. "Si può costruire un viaggio di nozze molto romantico nel Paese - dice Anna Satta, addetta vendite di St. Remy Viaggi a Cagliari - , scegliendo resort di alto livello e strutture di charme. Oppure è un viaggio indicato per chi cerca un'esperienza di soft adventure". Ma è soprattutto per gli honeymooner che le agenzie possono estrapolare il meglio dal prodotto. "La meta è l'ideale per un viaggio di nozze - sottolinea Francesco Esposito, titolare di Labuan Viaggi a Pagani (Salerno) - perché permette di riunire in una sola destinazione più attività, realizzando un combinato tra cultura e mare a prezzi competitivi."


Le lune di miele, inoltre, trovano nel prodotto una marcia in più grazie all'elevata qualità del ricettivo: "Visti i costi accessibili - dice ancora Esposito - io scelgo hotel di catene internazionali o orientali, ma il Paese si presta anche a realizzare soggiorni in strutture esclusive e più piccole, per chi ha l'esigenza di qualcosa di diverso. E, oltre alle destinazioni classiche, come Phuket o Ko Samui, si possono proporre anche isole più particolari, meno note e più di nicchia."

Altro trend a cui il Paese può rispondere è quello delle soft adventure, un prodotto che viene molto richiesto e sul quale sia il Nord sia altre aree meno note sono competitive. "Una richiesta che abbiamo ricevuto, ad esempio - dice Anna Satta - è quella di un tour di tipo etnografico a vedere le "donne giraffa", questa etnia molto particolare che vive al confine con la Birmania."


La ricchezza del Paese, secondo le adv, lo rende appetibile per quei clienti che hanno anche interessi culturali: "Chi vuole fare solo mare e cerca l?Oriente, chiede solo le Maldive - dice Moreno Scoscini, titolare di Antologia Viaggi a Pistoia -. La Thailandia può piacere a chi ha anche qualche interesse culturale e vuole unire al soggiorno mare un tour del Paese." 


Quello che manca, invece, nelle agenzie, è la richiesta del target famiglie. "Pur essendo una destinazione semplice, non ha villaggi interamente italiani, e questo pesa sulle scelte dei nostri connazionali" spiega Marzia Pezzani, addetta vendite di Nembo Tour, filiale di Settimo Tour a Monza. La mancanza di un'offerta interamente tricolore è il disincentivo maggiore per le famiglie: "Villaggi italiani non ce ne sono - aggiunge Francesco Simonetti, titolare di San Faustino Viaggi a Viterbo - e questo non aiuta."

 

Scelta obbligata sulla linea: rete charter da inventare

 

"I voli di linea, che devono per forza fare scalo a Bangkok, sono sicuramente un disincentivo per gli italiani nella scelte di questa destinazione". Interpreta il pensiero di molti suoi colleghi Moreno Scoscini, titolare di Antologia Viaggi a Pistoia.


La mancanza di investimenti da parte dei tour operator e, di conseguenza, di catene charter che colleghino direttamente le mete di mare rallentano i flussi potenziali verso la Thailandia. "E non si tratta soltanto della comodità di un volo point to point - spiega Marzia Pezzani, addetta vendite di Nembo Tours a Monza -, ma anche delle quotazioni. Una proposta di linea può variare da un giorno all'altro, oscilla come la Borsa: si può passare da 800 a 3mila euro ed è ovvio che, in questo modo, il costo della pratica lievita."


La Formula 1 a Bangkok

 

In Thailandia si considera seriamente la possibilità di ospitare una tappa del Campionato del Mondo di Formula 1. Questo è il pensiero di Akapol Sorasuchart, presidente del Thailand convention & exhibition bureau. Le aziende stanno facendo pressione sul Governo per aumentare gli eventi ad alto respiro mediatico. L?idea è quella di realizzare un circuito cittadino intorno a Bangkok.

 

Pubblicato il 19/09/2011

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