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Aspettando l'Europa

di Domenico Palladino

La ripresa della Thailandia è avviata, ma i flussi europei continuano a farsi desiderare. Nel corso dell'ultima edizione del Thailand Travel Mart Plus, che si è chiusa pochi giorni fa a Bangkok, il governatore dell'Ente del turismo del Paese ha infatti comunicato i dati dei primi 7 mesi di quest'anno. Malgrado le turbolenze politiche, la Thailandia ha fatto registrare un incremento del 13,8 per cento nel numero dei visitatori, con 8,7 milioni di arrivi.

 

Leggendo i dati in maniera più approfondita, però, si nota l'inversione di tendenza che ha registrato il turismo tailandese in meno di un anno. Se, infatti, fino a novembre 2009 i principali mercati emissori erano quelli europei, con il 27,8 per cento di share sul totale degli arrivi, i primi 7 mesi del 2010 hanno segnato il sorpasso dell'Asia. Degli oltre 8 milioni di turisti arrivati nel Paese, 4,3 provengono dai mercati asiatici, mentre l'Europa ha decisamente ceduto il passo, con soli 2,5 milioni di arrivi.

 

Un calo che ha spinto il Governo e la Tat a mettere in campo una serie di interventi a tutto campo, per recuperare i flussi perduti, mantenendo nel contempo la nuova vocazione meno eurocentrica. La strategia si articola su diversi livelli ed è supportata da investimenti di rilievo. Il Governo, infatti, ha stanziato 153 milioni di dollari a favore delle imprese turistiche del Paese e ha prolungato fino a tutto il 2011 la possibilità di ottenere il visto turistico gratuitamente. Sull'Europa, le linee guida per la ripartenza convergono su un unico punto forte, quello della competitività.

 

La politica di comunicazione di Tat evidenzierà proprio la convenienza di una vacanza in Thailandia per i residenti nell'area euro, con promozioni legate allo shopping e alla valuta dal cambio competitivo. Aspettando che le azioni messe in campo per i mercati europei diano i loro frutti, l'Ente del turismo ha messo sul piatto oltre 11 milioni di dollari per rilanciare la promozione anche sul mercato domestico e su quelli di prossimità.

 

In particolare, gli obiettivi del Paese riguardano i flussi turistici provenienti dalle repubbliche dell'Asia centrale, dal Nord Africa e dal Medioriente, per i quali sono già stati avviati accordi di cooperazione con le compagnie aeree del Golfo, Emirates, Etihad, Qatar Airways e Gulf Air in  particolare.

 

Pubblicato il 20/09/2010

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