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Le famiglie conquistano i green

di Domenico Palladino

Aumenta la passione e cambiano i target: il golf cresce anche in Italia, aprendosi a nuovi clienti. Coppie, gruppi di amici, giovani, pensionati, perfino famiglie con bambini sono pronti a partire per le vacanze con la sacca in spalla anziché con la classica valigia. "È un turismo ancora di nicchia, ma le vendite vanno molto bene", dice Giulia Gatti, addetta vendite della milanese Fima Viaggi e Turismo. Il settore sta crescendo a ritmo costante: si allarga il target, si costruiscono nuovi campi da golf, il livello ricettivo è di qualità. Ma non solo: le strutture offrono la possibilità di abbinare lo sport con altri tipi di turismi e iniziative.

 

La conseguenza è l'evoluzione del tradizionale viaggio per sport: "Se fino a qualche anno fa il golf era un'attività prettamente maschile, ormai ci sono sempre più donne che giocano", spiega Stefania Barà, responsabile dell'agenzia Il Cammino Viaggi di Castel S. Pietro (Bologna).Se la maggior parte dei giocatori preferisce ancora trascorrere una settimana senza muoversi, rimanendo nella stessa struttura, i più giovani cercano di abbinare un tour culturale all'estero con due o tre giri di golf tra una tappa e l'altra."Iniziamo ad avere richieste di vacanze itineranti, soprattutto negli Stati Uniti oppure in Australia", conferma l'amministratore della First Viaggi di Tencarola di Selvazzano, in provincia di Padova, Marco Gastaldi.

 

Che sia stanziale o itinerante, l'importante è che il clima sia caldo e il mare vicino: "Non sempre all'interno di una coppia o di una famiglia giocano tutti: ecco perché l'albergo deve essere vicino o disporre di una propria spiaggia, così chi non gioca può dedicarsi al mare", spiega Fiorella Burgio, titolare de I Viaggi del Botteghino di Gallarate, nella provincia di Varese.A farla da padrone, quindi, sono le destinazioni balneari del Mediterraneo: l'opinione di Ferrante Borelli, addetto vendite della Simone Viaggi di Parma è che "vanno molto bene Spagna del Sud e Canarie, Marocco soprattutto in mezza stagione e qualcosa in Corsica", ma riscuotono successo anche Portogallo e Tunisia, come sottolinea la titolare della padovana Luz de Luna Viaggi, Irene Broch. Sul lungo raggio, la mecca del golfista è rappresentata da Mauritius, seguita da Repubblica Dominicana e Seychelles.

 

Brambilla: un ddl per il segmento

 

Il ministro Brambilla ha lanciato la sua campagna per lo sviluppo del golf sul territorio italiano.

È stato infatti approvato qualche mese fa dal Consiglio dei Ministri il primo disegno di legge che regolamenta la realizzazione di nuovi campi, rendendo omogenea l'offerta turistica collegata e delineando per la prima volta un piano nazionale di sviluppo per il comparto.

 

"L'obiettivo del disegno di legge - si legge in una nota del Ministero - è quello di costruire nel nostro Paese, come hanno fatto ad esempio Spagna, Portogallo, Tunisia e Marocco, un segmento forte dell'offerta turistica legata al golf, per fare in modo che l'Italia possa vincere la concorrenza internazionale". Il nostro Paese, infatti, per ora non è percepito all'estero come una destinazione golfistica. "Si rende necessario - si legge nel ddl Brambilla - , creare sul territorio impianti golfistici dotati di percorsi a 18 buche e di includere, nel pacchetto dei servizi turistici offerti, anche altri prodotti e strutture ricettive turistiche, largamente disponibili nelle località estere concorrenti".

 

Il decreto stabilisce anche, per la realizzazione del campo da golf, semplificazioni sui vincoli di edificabilità sulle aree di tutela, le aree naturali protette e su quelle ricomprese nei piani di bacino idrografico, garantendo uno sfruttamento a fini turistici anche dei territori ai margini delle riserve naturali.

 

Pubblicato il 12/07/2010

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