Sono 25 milioni ogni anno i turisti che viaggiano per giocare a golf sui green di tutto il mondo.
Questo movimento genera un fatturato mondiale pari a 40 miliardi di dollari e continua a crescere con un ritmo che, malgrado la crisi, conferma un +8 per cento all’anno in termini di giro d’affari. A questo segmento ricco del turismo ha iniziato a dedicare attenzione anche l’Italia: le cifre parlano di 350 milioni di euro di introito diretto del golf nel Belpaese, un piatto estremamente ricco per il comparto tricolore.
Il quadro italiano
Per quest’estate, l’attenzione si concentra più del solito sul segmento nazionale, grazie all’intervento di Franco Chimenti, presidente della Federazione golf, che ha invitato tutti i tesserati a scegliere una destinazione italiana per le vacanze. “Nella comunicazione istituzionale della Federazione - scrive Chimenti -, ripetiamo spesso che il golf può essere uno straordinario volano per alimentare il turismo, che resta ancor oggi la nostra prima industria nazionale. Mi permetto perciò di invitarvi a scegliere in questa ardua congiuntura internazionale una località italiana per riposarvi e giocare a golf, rinunciando quest’estate ad andare all’estero per privilegiare piuttosto una meta interna, in modo da contribuire a sostenere e favorire la nostra economia”.
Ad analizzare con più attenzione il turismo golf in Italia ha provato l’Isnart, nell’ultima edizione di Impresa Turismo, lo studio che ogni anno viene dedicato al comparto turistico attraverso l’analisi dell’attività delle aziende tricolori.
Il golf richiama in Italia il 2,1 per cento di tutti i turisti che scelgono la Penisola per effettuare una vacanze sportiva, sia italiani che stranieri. Lo sport come attrattore turistico, in Italia, nel 2011 ha interessato il 10,3 per cento del movimento turistico complessivo a livello domestico e l’8,5 per cento della domanda internazionale.
Per quanto riguarda in specifico gli appassionati dei green tricolori, Regno Unito, Olanda e Francia sono i primi mercati emissori, con l’8,9, il 5 e il 4,3 per cento sul totale dei turisti provenienti da questi bacini.
Un turismo per tutti
Il target principale del turismo golf in Italia è composto da coppie, con il 41,2 per cento di share o da gruppi di famigliari o amici (22,7 per cento). Analizzando i gruppi d’età, il principale è quello che comprende i turisti fra i 31 e i 40 anni, con il 41 per cento di quote di mercato, e a seguire il target successivo è quello compreso fra i 41 e i 50 anni, con il 29,7 per cento di share.
I turisti che scelgono l’Italia per le loro vacanze golf spendono in media 78 euro per il viaggio di andata e ritorno, 45 euro a persona per l’alloggio e 63 euro per le spese effettuate sul territorio. Il valore della spesa per servizi territoriali è il più alto rispetto alla cifra media che investono i turisti sportivi in Italia: 63 euro contro i 61 al massimo spesi dalla componente straniera.