Un prodotto che non conosce crisi, gioca nettamente d'anticipo e rappresenta una garanzia di volumi importanti. I viaggi legati al golf sono un business per le agenzie italiane, che possono attingere ad una clientela sempre più ampia e interessata a soggiorni sui green di tutto il mondo. Sono ormai 100mila i praticanti in Italia, un bacino in costante incremento e caratterizzato da circoli e club attirati da viaggi sui campi da gioco più esclusivi di Europa, Caraibi e Asia.
Il valore della pratica
"Con i soggiorni legati al golf, a volte, cinque pratiche possono valere come una trentina di quelle per i classici soggiorni mare - fa capire il peso economico che riveste questo prodotto per una adv Santo David, uno dei titolari Viaggi Golf a Roma -. Si può arrivare, infatti, a prenotazioni da 4-5mila euro a testa per una settimana". Il target di clientela è prevalentemente medio-alto, in particolare è composto da professionisti, dirigenti, manager e giovani di buona famiglia" elenca il romano Alberto Mario Giuliano, titolare Ag Vacanze. Negli ultimi anni, tuttavia, questo mercato si sta aprendo anche a quelle persone con minori disponibilità finanziarie. "Prenotiamo soggiorni
pure per clienti che hanno standard di vita più bassi - conferma Andrea Pampana, responsabile vendite Pampana Viaggi a Livorno -. Questo perchè in bassa stagione si possono programmare viaggi con budget minori, a cuisi aggiunge la possibilità di giocare su green turistici che costano meno".
Le destinazioni più gettonate
La spesa per una settimana può andare da un minimo di 650 euro per una bassa stagione in Tunisia a diverse migliaia di euro nelle location più esclusive. "Solitamente sono sempre luoghi di mare, così gli accompagnatori possono stare in spiaggia - illustra Daniela Ronzoni, una delle titolari Club Viaggi Golf a Reggio Emilia -. Noi vendiamo molto bene Santo Domingo, Mauritius, Dubai e Mar Rosso". Notevole interesse suscitano anche le destinazioni Marocco, Irlanda, Scozia, Seychelles, Bermuda, Sudafrica, Portogallo e Spagna. "Un prodotto che funziona molto sono i weekend lunghi - aggiunge Roberto Van Donge, managing director Golf in
Tour a Milano -. Un esempio possono essere i quattro giorni a Marrakech, oppure in qualche località del Mediterraneo".
Il vantaggio offerto dai viaggi per golfisti Ë la garanzia della prenotazione anticipata rispetto alle tradizionali vacanze. "Ci sono persone o gruppi che prenotano 6-7 mesi prima della partenza, qualcuno addirittura un anno prima - fa notare Fabrizio Trotti, responsabile prodotto golf de Il Cammino Viaggi a Castel San Pietro (Bologna) -. Naturalmente, per i gruppi bisogna tenere aperta la pratica fino a pochi giorni prima del soggiorno, nel caso si debbano aggiungere o togliere delle persone". Il golfista Ë un cliente molto preparato, che conosce i campi e si documenta prima di andare in agenzia. "Dobbiamo essere organizzati dal punto di vista della logistica del viaggio - spiega Santo David -, ma è anche necessario avere una certa conoscenza e pratica di questo sport, per poter dare i migliori consigli". La clientela, infatti, è molto esigente, sotto tutti i punti di vista. "Bisogna trovare le tariffe dei campi migliori, prenotare il green fee, provvedere agli spostamenti, calcolare i costi aggiuntivi per il trasporto della sacca con le mazze in aereo" elenca alcuni degli aspetti a cui un agente deve prestare attenzione .
Stagionalità prolungata
Altro vantaggio di questi soggiorni Ë l'ampia stagionalità. "Non hanno praticamente stagionalità - corregge Santo David -: non solo si lavora nei mesi estivi, ma anche per tutto il resto dell'anno. Le destinazioni cambiano in funzione del periodo in cui si vuole viaggiare". Il golf è poi un prodotto che si adatta molto bene ad essere venduto a gruppi, come fa ormai da vent'anni il romano Alberto Mario Giuliano: "Ho stretto dei solidi rapporti con i circoli e per loro realizzo le golf clinic: sono viaggi di circa una settimana in cui il maestro accompagna un gruppo di allievi a giocare su alcuni campi in giro per il mondo".
