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Letizia Orsini: "Abbiamo cambiato il turismo"

di Domenico Palladino

"Sarà difficile, in futuro, ripetere una rivoluzione così forte come è stata quella dell'ingresso dei vettori low cost sul mercato". Letizia Orsini, autrice del libro 'Volare low cost', è uno dei pionieri del segmento in Italia. E vede lontano. "L'effetto sul mondo del turismo dei vettori low cost è stato, davvero, rivoluzionario. Ha cambiato i modelli, ha aperto nuovi spazi di mercato - dice -. Difficile che si replichi tutto questo, ma il segmento non ha perso la sua forza innovativa". Secondo Orsini, infatti, la logica low fare sta contagiando altri settori, primo fra tutti quello del ricettivo. "Gli alberghi sono una realtà che potrebbe sviluppare offerte low cost anche in Italia - spiega -. Sono già partiti alcuni esperimenti all'estero".


"Era il 1998 quando le compagnie aeree low cost entrano in Italia: si trattava di Ryanair e Go fly, e accanto a loro operava anche Debonair, che però cessò le attività un anno dopo". Ricorda così Orsini i passaggi chiave dello sbarco dei vettori low fare sulla piazza italiana, e ricorda anche le prime reazioni del mondo trade. "Le agenzie sono rimaste sorprese da questo fenomeno, non lo capivano. All'epoca il concetto di fee non era assolutamente diffuso, si ragionava in termini di commissioni - dice -. E io ricordo alcune agenzie che ci mettevano gentilmente alla porta".


Un rapporto nato in modo difficile e proseguito non molto meglio, quello con la distribuzione tradizionale. "Molti, quasi tutti direi, non hanno compreso la portata innovativa del fenomeno, eppure la rivoluzione nel comparto è stata fondamentale". Secondo Orsini, infatti, l'arrivo del low cost ha portato all'evoluzione del sistema commissionale, con il passaggio delle agenzie alla  logica della fee. Altro merito è l'apertura del mercato a nuovi target di viaggiatori, avvicinando al turismo, grazie alle tariffe concorrenziali, fasce di clienti che non erano abituati a viaggiare. Inoltre, la presenza dei vettori ha portato a sviluppare il turismo in zone misconosciute.


I primi passi del low cost hanno visto differenti sistemi per raggiungere il fatturato. "Oggi - dice Orsini - i business model si sono standardizzati: da un lato si punta sul prezzo e sul totale no frills, dall'altro su una logica low fare mantenendo un certo livello di servizio". Il futuro sarà dominato da una polarizzazione del mercato: "I clienti si rivolgeranno o verso i vettori a bassa tariffa o decisamente alle compagnie tradizionali. E le dimensioni saranno sempre più importanti, con fusioni e acquisizioni".


Esperimento long range

 

"Se ne fa un gran parlare, fra le compagnie del Vecchio Continente, ma alla fine a partire è stata una compagnia orientale". Letizia Orsini racconta così il primo esperimento low cost sulle tratte a lungo raggio, lanciato da Air Asia X con il volo Kuala Lumpur-Londra. "Il vettore arriva da esperienze di voli interni in Asia - dice Orsini - dove i tempi e le distanze sono accostabili a quelli di un lungo raggio, quindi il modello no frills era già in parte adattato a esigenze diverse".

 

Pubblicato il 24/06/2010

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