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Tahiti: missione trade

di Aurora Azzolini

Si trova a fronteggiare colossi come gli Stati Uniti e il Giappone, oltre alla leader europea Francia, ma non rallenta, confermandosi quarto mercato al mondo per la Polinesia Francese. L'Italia mantiene il passo e segue un trend positivo che, secondo le previsioni di Tahiti Tourisme, la porterà a chiudere l'anno con un totale di 10.500 arrivi. "Stati Uniti, Francia  e Giappone dominano la classifica - spiegano i rappresentanti di Tahiti Tourisme in Italia -, ma per il mercato italiano è interessante notare come la spesa media di viaggio sia aumentata di 3 punti percentuali, segno che il viaggiatore è disposto a investire tempo e risorse per una vacanza in Polinesia Francese".

Una meta che, però, va proposta dall'adv alla clientela nel modo giusto, sottolineandone la grande ricchezza dal punto di vista del patrimonio naturale, ma anche culturale. È per questo che l'ente ha nella formazione e nell'incentivazione degli adv un obiettivo di primaria importanza, tanto da dedicargli un piano ad hoc: il Tiare Tahiti Program. "Si tratta - spiega Claudia Beretta, account supervisor Tahiti Tourisme Italia - di un corso di training online che, nel corso degli anni, si è trasformato in una vera e propria community a supporto dell'agente e uno strumento commerciale anche per i tour operator". A oggi il programma conta 4.710 iscritti, 2.097 dei quali hanno terminato il corso online. "Sono invece 92 i Tiare Agent certificati - spiega Beretta -, veri e propri consulenti esperti nella destinazione, ma il numero è destinato a crescere con il ritorno dei 13 agenti partiti in questi giorni in educational, l'ultimo step per conseguire la certificazione".

Nei prossimi mesi il Tiare Tahiti Program si evolverà da piattaforma di training a tool di marketing integrato. È infatti in fase di realizzazione la nuova sezione 'marketing e comunicazione', a disposizione degli adv per promuovere la meta ai clienti. "Gli agenti - spiega Beretta - potranno avvalersi di format di eventi organizzati in co-marketing con l'ente, di supporti visivi e strumenti personalizzabili da utilizzare in occasione di serate con i consumatori".

La risorsa honeymoon


È lo zoccolo duro dei viaggi di nozze il punto di forza di Air Tahiti Nui. "Il 70-80 per cento dei nostri clienti italiani è rappresentato dal segmento degli honeymooner e l'86 per cento di tutti coloro che volano in Polinesia dall'Italia lo fa con noi - sottolinea il country manager Italia del vettore, Patrizia Brunod -. Quello italiano è il nostro più importante mercato dopo il francese, grazie soprattutto alla collaborazione con diversi operatori, che coprono l'80 per cento del mercato, e con i quali organizziamo educational sulla destinazione". Operatori che, però, lamentano l'abbandono della rotta Parigi-New York-Papeete da parte di Air Tahiti Nui.

"Sappiamo del problema e abbiamo appena concluso un accordo con Alitalia e American, grazie a cui sarà possibile volare a New York, proseguire per Los Angeles e da lì raggiungere la Polinesia Francese con noi - spiega Brunod -. Il volo di riferimento per il mercato italiano rimane il Parigi-Papeete via Los Angeles, che riusciamo a feederare grazie ad accordi di pro rata con Alitalia e Air France da diversi scali italiani: Roma e Milano, ma anche Torino, Venezia, Bologna e Napoli. Con il vettore francese voliamo in code share anche su Los Angeles, con Alitalia su Tokyo e con Qantas e Air New Zeland su Sydney e Auckland". Nei primi otto mesi dell'anno il vettore ha messo a segno un più 5 per cento di fatturato.

Pubblicato il 13/12/2010

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