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Thailandia, il gigante dell'Est

Obiettivo 21 milioni di arrivi per la fine dell’anno e 23 miliardi di euro di entrate turistiche.

Sono questi i numeri del vero gigante turistico dell’Estremo Oriente, la Thailandia. Il Paese, che da gennaio ad ottobre ha visto 17,7 milioni di arrivi, ha lanciato la sfida, forte della capacità, acquisita nel corso degli anni, di attrarre visitatori per entrambi i suoi asset fondamentali, il mare e la cultura. La posizione di vantaggio ottenuta grazie alla sua apertura al turismo internazionale ormai consolidata non ha subito scossoni a causa della crisi economica che coinvolge il Vecchio Continente.

Una attenta diversificazione dei mercati di provenienza ha messo al riparo il Paese e, anzi, ha visto le revenue per turismo continuare a crescere. Secondo un’analisi della Tmb Bank, il 56,4 per cento degli arrivi turistici in Thailandia è proveniente dall’area Asean e Est Asia, mentre il 24,1 per cento fa capo all’Europa. Anche sul nostro continente, però, i dati mostrano un incremento degli arrivi, per un 9,5 per cento: Germania, Regno Unito, Francia e Russia hanno continuato a viaggiare, mentre il rallentamento si è visto su Spagna, Portogallo, Irlanda, Grecia e Italia.

Malgrado questo, la Thailandia non molla la presa sulla nostra Penisola: obiettivo principale sono i repeater e, per proporre loro itinerari accattivanti, il Paese ha scelto di collaborare con gli Stati confinanti. La strategia si poggia anche su un pricing competitivo e sull’impegno dei tour operator italiani, che sono tornati a investire su villaggi e collegamenti.

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