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Prodotto nelle mani degli adv

di Aurora Azzolini

Agenti di viaggi fondamentali per i turisti in partenza verso l'Estremo Oriente: le adv italiane non hanno dubbi a riguardo e ribadiscono la propria centralità nel guidare il cliente attraverso proposte diverse, visti da regolamentare e conoscenze spesso lacunose rispetto alla destinazione.

"L'Oriente è ancora poco conosciuto sul mercato italiano: fino a pochi anni fa, parlare di Asia significava fare riferimento solo a Thailandia e Bali", dice la titolare della Siddharta Viaggi di Carugate, in provincia di Milano, Marinella Genchi. Le fa eco Luciano Gubertini, titolare de I Viaggi della Bilancia di Campogalliano, nel modenese, secondo cui "non c'è molta conoscenza sull'Oriente e sulle diverse località: il cliente va guidato nella scelta della destinazione perché c'è un po' di resistenza legata ad avvenimenti politici e climatici che frenano le partenze. Spesso si confondono i Paesi e non si sa più dove è successo cosa; il rischio è quello di fare di tutta l'erba un fascio".

Il ruolo dell'agente di viaggi diventa fondamentale in questo caso, non solo per dare risposta a quesiti tecnici ma anche per "consigliare, spiegare e vincere eventuali resistenze: è un compito molto delicato, ma i clienti si affidano a noi", commenta Maurizio De Mattia, addetto alle vendite della Angolo Giro di Lucca. Anche perché "i clienti vedono la destinazione come troppo particolare e notiamo una certa diffidenza quando si parla di località poco conosciute o poco pubblicizzate", ribadisce Manuela Nodari, addetta alle vendite della Fior di Loto di Grezzana, in provincia di Verona.

Laos, Cambogia, Thailandia, Malesia, Myanmar, Vietnam, Indonesia, Singapore, Cina e Giappone: la sensazione è che, nonostante le vendite si confermino stabili, con punte di incremento in alcuni Paesi, la mancanza di villaggi turistici a volte metta un freno alla voglia di partire. Come conferma Nicola Loperfido, titolare dell'agenzia Axiria di Bari: "Gli italiani sono villaggisti e il fatto di partire per una destinazione che è più focalizzata sui tour itineranti può spaventare: servirebbe un maggior passaparola tra i clienti per tranquillizzare rispetto all'Oriente". Dello stesso parere anche Marinella Genchi: "È una meta da tour più che da villaggio e gli italiani abituati all'all inclusive scelgono altro".

Honeymooner, segmento in crescita

 

Il settore dei viaggi di nozze mantiene costanti le vendite anche sulle destinazioni in Oriente: "Abbiamo avuto richieste per l'Indonesia e sul combinato fra Sri Lanka e le Maldive", dichiara Serafino Tolasi, responsabile della Veronelli Viaggi di Rho, nel milanese. A fare la parte del leone, accanto alla Malesia, è soprattutto una destinazione: "I nostri honeymooner ci chiedono la Thailandia, anche per i costi relativamente bassi", specifica il responsabile gruppi della Listrop Viaggi e Turismo di Rosà (Vicenza), Alessandro Faccio. In aumento anche le richieste sul Giappone, con tour nelle città.

La scelta dei viaggiatori

 

Una cosa è certa: chi acquista in agenzia un viaggio in direzione dell'Estremo Oriente è alla ricerca di un'esperienza più da viaggiatore che da turista. Altra opzione è quella del repeater, che ogni anno torna nell'area, magari cambiando nazione o tipo di viaggio. "È un viaggiatore autonomo e capace di organizzarsi da solo" conferma Cristina Bartocci, addetta alle vendite della Vilu Travel di Ponte San Giovanni, in provincia di Perugia.

Pubblicato il 09/12/2010

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