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Quando il business è sul web

di Aurora Azzolini

Massima specializzazione: è questa la strategia vincente per vendere una destinazione che può essere declinata a seconda dei gusti e delle esigenze della clientela.

A raccontarlo è Chiara Saccò, addetta alle vendite dell'agenzia Senza Frontiere di Parma: "Grazie al nostro titolare, che ha vissuto a Cuba per anni e che torna sull'isola almeno tre o quattro volte nell'arco dei dodici mesi, abbiamo una conoscenza molto specifica della destinazione e siamo in grado di fornire un'assistenza a 360 gradi grazie ai nostri numerosi contatti in loco".

Le proposte

Tour a Cuba focalizzati su caccia e pesca, sia di gruppo che individuali, sono i perni su cui fa leva la Senza Frontiere, che negli anni ha conquistato uno zoccolo duro di clientela che, seppure di nicchia, è ormai fidelizzata. "Le vendite vanno bene e ovviamente Cuba è richiesta anche da una clientela meno specifica - rivela Saccò - che vuole solo fare mare o girare con un fly&drive".
La specializzazione dell'agenzia sull'isola viene promossa attraverso il web: "Oltre al nostro sito d'agenzia - spiega l'agente -, ne abbiamo creati altri due, indipendenti tra loro, dedicati uno alla caccia e l'altro alla pesca a Cuba".

La scelta di diversificarsi anche online non è stata casuale perché, dice Saccò, "pensiamo che avere siti diversi, ma specializzati, sia meglio per il cliente, che in questo modo può trovare le risposte alle proprie esigenze in minor tempo, visto che i due siti sono focalizzati esclusivamente sulla caccia e la pesca a Cuba ed entrano molto nel dettaglio sulle spiegazioni".

La presenza specializzata sul web è diventata un modo per portare traffico in agenzia e nel tempo ha premiato, anche grazie all'immediata identificazione del sito già dal dominio: "Abbiamo un'ottima rintracciabilità sui motori di ricerca, che indirizzano una clientela specifica sui nostri siti - commenta l'addetta vendite -; in questo modo, entra in contatto con noi chi cerca quello che noi proponiamo".

Scelta da repeater

Ci sono più modi per visitare Cuba: il classico combinato con L'Avana e il mare, oppure un tour con la formula fly&drive. "Sono due target diversi di clientela - spiega Tony Petrillo, socio della Chariot Viaggi di Verona -: di solito, a scegliere un tipo di vacanza in movimento sono i repeater, che prenotano solo il volo e l'auto". La formula piace anche ai più giovani e a chi ha la curiosità si spingersi in zone meno turistiche, come racconta la titolare di Sogni del Viaggiatore a Roma, Catia De Luca: "Il fly&drive a Cuba va molto bene soprattutto tra i più giovani, che ne approfittano per girare l'isola seguendo itinerari meno classici". L'Avana, Vinales e l'Occidente fino a Pinar del Rio, ma anche il centro con Santa Clara e Trinidad sono i tour più battuti.

Lo sviluppo del Nord

Il turismo continua a essere uno dei motori principali per l'economia del Paese. Per questo, lo sviluppo delle infrastrutture residenziali è uno degli obiettivi principali del Governo cubano. Uno dei prossimi interventi prevede un mega investimento che coinvolgerà l'Isla Grande: nella provincia di Camagüey è prevista la nascita di 21.500 nuove stanze d'albergo entro il 2028. La zona coinvolta nel progetto, nella parte Nord dell'isola compresa nell'arcipelago di Savanna-Camagüey, sarà arricchita di 25 nuovi hotel. L'area sarà collegata alla provincia di Villa Clara e Ciego de Avila, altra zona di interesse per lo sviluppo turistico del Paese. Su entrambe le zone l'obiettivo fissato dal Governo è quello di portare a 40mila le camere d'albergo disponibili per il turismo internazionale.

Data di pubblicazione: 11/04/2011

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