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Una destinazione per intenditori

“Cuba ha una fascino e un’atmosfera che lasciano un ricordo indissolubile”.

Pierluigi Colledan, titolare di Prime Mete a Chieri (Torino) non ha dubbi: un viaggio verso l’Isla Grande non è un viaggio qualunque. E i suoi colleghi lo confermano. Andare a Cuba per un solo soggiorno mare non vale la pena: il Paese ha un passato ricco di testimonianze storiche, da quelle coloniali a quelle della storia più recente, che devono essere viste. “È un peccato non visitare la parte storica dell’isola - dice Martina Di Nante, addetta vendite di Yes Travel a Bolzano -, quindi le vendite vanno indirizzate verso chi può essere interessato ad unire il mare a un tour, o magari a un fly & drive”.

Tipologie di viaggiatori
Per apprezzare l’offerta di Cuba serve quindi un target ben specifico, che non sempre è facilmente raggiungibile dalle agenzie. “Chi ci chiede l’isola - conferma Floriana Vitale, addetta vendite di Norci Viaggi a Pisa - è un cliente di età media e di target medio-alto, dal punto di vista non solo economico ma anche culturale. Il traffico delle famiglie, quello classico delle vacanze in villaggio, non funziona”.

A questo target si affianca quello dei giovani: “Non è sicuramente un prodotto top level - dice Emanuela Marino, titolare di Be One Travel a Roma -. È richiesta dai ragazzi, interessati ai risvolti storici dell’isola”.

La qualità
Un punto sul quale tutti gli agenti concordano, oltre all’interesse culturale verso il Paese, è la presenza di strutture difficili da vendere a un target top level. “Non ci sono hotel di livello elevatissimo - dice Barbara Venturini, titolare di Deb Viaggi a Brescia -. C’è anche il mega hotel a 5 stelle, ma le richieste non sono alte. E poi bisogna considerare che il 5 stelle lusso a Cuba non è paragonabile a un nostro 5 stelle”.

Il problema è soprattutto nella manutenzione e ristrutturazione degli stabili: “Se si va in tour nelle città - dice Sara Stocchino, titolare di La Playa Viaggi a Torino - le strutture non sono assolutamente curate”. Ma le adv fanno una distinzione: “I villaggi venduti dai tour operator italiani - spiega Eleana Grisolia, titolare di Grattacieli e Palme a Savona - sono solitamente di buona qualità, mentre le strutture internazionali anche sul mare possono lasciare a desiderare”.

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