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Natura da scoprire in formula fly&drive

di Valeria Di Rosa

Una meta per intenditori, dall'offerta ricca e varia e che tuttavia stenta ancora ad affermarsi nelle agenzie di viaggi della Penisola, nonostante l'incremento dei voli dall'Italia. "Il Canada è una destinazione per viaggiatori esperti - riassume Daniele Scontrino, titolare della Mondo Azzurro Viaggi di Pescara -, che di solito hanno già fatto un viaggio in Nord America e hanno le idee precise su cosa vedere". Sulla forza della destinazione scommette anche Marina Isola, titolare della genovese Shadow Travel: "Come meta ha tutte le carte in regola per soddisfare diversi tipi di clientela, in particolare gli amanti della natura. Se posso propongo sempre itinerati in fly&drive che permettono di girare il Paese con maggiore libertà".

 

Proprio la formula fly&drive sembra la più amata e la più proposta dagli agenti, insieme al combinato con gli Stati Uniti, che comprenda lo scalo a Toronto e la visita alle cascate del Niagara e ai parchi. Non mancano poi, per i più esigenti, le crociere verso l'Alaska e lungo le coste settentrionali. "Abbiamo sempre una certa richiesta sul Canada - conferma Stefano Marsili, titolare della romana Atollo Viaggi -, che cerchiamo di proporre anche come alternativa agli Stati Uniti, sia dal punto paesaggistico che naturale".

 

Eppure non sempre le vendite dietro al banco vanno a gonfie vele; il Paese, secondo il parere dei dettaglianti, paga un certo disinteresse da parte dell'Ente del Turismo verso il mercato italiano. "Quando si tratta di venderla - dichiara Claudio Benedetti, titolare della West Coast a Viareggio, in provincia di Lucca - non ci sono grandi difficoltà: dal punto di vista dei servizi e delle attrattive è una destinazione di ottimo livello, ma sarebbe utile una maggiore promozione istituzionale". Il problema, secondo Rosita Cardelli, titolare della milanese I Viaggi di Rosita, "è che spesso i clienti non la prendono nemmeno in considerazione come alternativa per le proprie vacanze, così diventa difficile proporla".

 

Il Paese, inoltre, paga l'ombra lunga degli Stati Uniti, che concentrano la stragrande maggioranza delle richieste verso il Nord America. "C'è ancora molto forte il mito degli Stati Uniti - spiega Roberta Doni, direttore tecnico della Saratoga Viaggi di Santa Maria di Sala (Ve) -, soprattutto per chi è alla prima esperienza di viaggio in Nord America". Del mito statunitense parla anche Claudia Collovich, titolare de La Specola a Udine: "La prima scelta restano gli Usa, ma qualcosa si muove, soprattutto sui parchi e sui combinati". Molto fanno poi i voli. "La possibilità di avere voli diretti vicini - afferma Cristina Montemurro, titolare della Duemme Tour ad Ancona - può essere un incentivo a partire".

 

Risorsa etnica

 

Dipende dalla zona, ma il Canada resta ancora una meta privilegiata del turismo etnico per molti italiani che dal Centro e dal Sud Italia volano verso il Paese nordamericano per trascorrere alcuni giorni in compagnia dei propri parenti. "Ci capita spesso - afferma Vanessa Vallera, titolare de Il Mondo alla tua portata di Pescara - di fare biglietteria aerea, soprattutto verso Toronto, per chi va a trovare i parenti". Un business che, però, si sta assottigliando.

 

"Rispetto a dieci anni fa - ammette Cosimo Dichiera, direttore tecnico di Simonetta Viaggi a Reggio Calabria - il traffico etnico è diminuito e ci siamo spostati più sul leisure. In alcune zone, come quella di Cosenza e Catanzaro, inoltre, grazie ai collegamenti diretti da Lamezia, si comincia a sviluppare anche un traffico di tipo commerciale".

 

Un target di fascia alta

 

Una clientela matura, sia sotto il profilo anagrafico sia sotto quello delle preferenze. "Si tratta di una fascia di clientela medio-alta - dichiara Cristina Montemurro, titolare della Duemme Tour ad Ancona -, in genere over 30". Il costo delle pratiche poi "non scende quasi mai sotto i 2.800-3mila euro a persona - afferma Marina Isola, titolare della genovese Shadow Travel - per un soggiorno di almeno 12 giorni".

 

La diversità dei paesaggi tra gli asset del prodotto

 

Semplicemente meravigliosa. Con queste parole Guido Invernizzi, titolare della Freccia Azzurra di Torino definisce senza indugi il Canada. "Si tratta di una destinazione adatta a diversi tipi di target - afferma l'agente torinese -, che sono sostanzialmente due ed entrambi di alto livello". Chi sceglie il Canada, infatti, opta di solito o per il fly&drive, che permette una certa autonomia nell'organizzare l'itinerario, o il viaggio di gruppo, che consente di viaggiare più tranquilli e in alcuni casi risparmiando. "In genere - continua Invernizzi -, lavoriamo con 4 o 5 operatori di riferimento e che conosciamo".

 

Il Paese, infatti, non si presta a una conoscenza superficiale da parte dell'agente che lo propone. "Si tratta di una destinazione molto varia, sotto diversi punti di vista - aggiunge Invernizzi -. Io ci sono stato nove volte e penso di non averla ancora vista tutta". L'esperienza di chi sta dietro il bancone, inoltre, può essere utile per evitare al cliente alcuni 'errori'. "Ad esempio - commenta l'agente - sconsiglio sempre di fare il TransCanada, cioè visitare in una volta sola la parte Ovest e quella Est, perchè si rischia di non apprezzare nulla di entrambe".

 

L'amore e la passione nel proporre la destinazione, tuttavia, spesso non basta. "Il Canada - conclude Invernizzi - può vantare una ricchezza invidiabile dal punto di vista paesaggistico e socioculturale; certo non ha il fascino dato dai film western, in questo gli Stati Uniti partono avvantaggiati".

 

Pubblicato il 16/06/2011

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