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Arrivi in crescita anche dall'Italia

Buono l'andamento del 2015 per il turismo tricolore

Arrivi in forte crescita per il Canada, che nel 2015 ha visto il segno più davanti ai dati dei principali mercati esteri. I maggiori flussi provengono dagli Stati Uniti, ma il risultato è viziato dal gran numero di transfrontalieri che ogni giorno attraversano i confini dei due Paesi.

I dati parlano di 11 milioni 642mila 507 arrivi dagli States nel periodo gennaio-novembre, con un incremento dell’8 per cento rispetto al 2015.
La crescita però non riguarda solo i vicini di casa, ma sembra aver influenzato altri mercati esteri: da gennaio a novembre, Gran Bretagna, Francia e Germania, i tre Paesi europei col maggior numero di partenze verso il Canada, hanno fatto segnare un più 4,1 per cento di arrivi, per un totale di 1 milione 453 mila 553 pax.  

Salgono dell’8 per cento anche gli arrivi da Giappone, Corea del Sud, Cina, India e Australia: nel periodo gennaio-novembre sono complessivamente 1 milione 336mila 318. Messico e Brasile crescono del 13,2 per cento, per un totale di 281mila 945 viaggiatori.

Anche l’Italia mostra un progressivo incremento dei flussi: nel perido gennaio-novembre 2008 gli arrivi in Canada erano stati 90mila 667; due anni dopo sono passati a 96mila 460 e nel 2015 a 107mila 934. Rispetto al 2014, nell’anno appena concluso l’Italia cresce del 2,5 per cento e nel solo mese di novembre del 3,6, con flussi spinti probabilmente anche dalla debolezza del dollaro canadese.

Dati positivi pure da altri Paesi con flussi simili a quelli della Penisola: l’Olanda segna un più 14,9 per cento tra 2014 e 2015; la Spagna un più 9,5 e la Svizzera un più 2,3.
Le regioni più visitate della destinazione nordamericana sono state Ontario, British Columbia e Québec, cresciute rispettivamente del 9,2 per cento, del 7,7 e del 7,2 rispetto all’anno precedente.

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