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Investimento a Sud, focus Mediterraneo

di Aurora Azzolini

Ottocento milioni di dollari. A tanto ammonta l'investimento stanziato dal Ministero della Cultura e del turismo turco per fare della provincia meridionale di Mersin un nuovo grande centro turistico balneare. "Il piano - anticipa il ministro Ertugrul Günay - si svilupperà in particolare nella zona di Tarsus, su un'area di 2,7 milioni di metri quadrati, con la costruzione di alberghi, resort e centri congressi". Il progetto sarà ultimato per il 2023, anno delle celebrazioni del centenario della repubblica. L'obiettivo è di arrivare a sviluppare, intorno alle città di Tarsus e Kazanli, lo stesso indotto economico legato al turismo già presente ad Antalya, che d'estate vede crescere la sua popolazione da 600mila a 2 milioni di unità.

Nelle previsioni del ministero le nuove strutture turistiche potranno restare aperte dieci mesi all'anno, con una percentuale di riempimento media del 65 per cento. Portando nella provincia 1,8 milioni di turisti, sarà possibile ottenere un ritorno di 200 milioni di euro l'anno. Un primo test sulla capacità ricettiva della regione sarà, intanto, l'appuntamento con i Giochi del Mediterraneo del 2013, per i quali Mersin si è aggiudicata i diritti in seguito alla perdita da parte della Grecia, vincitrice iniziale, causata dalla mancanza di fondi.

 

Bandiere Blu a quota 174

 

Sono le spiagge della provincia di Antalya le più premiate per la qualità del mare e dei servizi. A sancirlo il bilancio delle Bandiere Blu, che quest'anno sventoleranno in 353 sugli oltre 8mila km di costa turca. Sul totale dei riconoscimenti, 174 spettano ad Antalya. La Turchia ottiene così il quarto posto nella classifica delle Bandiere Blu internazionali.

 

I grandi player aprono i giochi

 

Ventotto milioni di visitatori nel 2010, con la prospettiva di arrivare a 31 milioni quest'anno. Due cifre di tutto rispetto per la Turchia che, secondo quanto dichiarato da Ahmet Barut, presidente della Federazione alberghiera turca, sta vivendo uno dei momenti migliori. "Il Paese è sulla strada giusta per diventare una delle maggiori mete turistiche mondiali - dichiara -. Nel 2011 l'industria dei viaggi arriverà, secondo le nostre stime, a portare nelle casse statali 25 miliardi di dollari".

Negli ultimi tre anni il giro d'affari del comparto è aumentato di 16 punti percentuali e la Turchia è diventata il migliore stato per i nuovi investimenti, dopo la Russia. Un messaggio colto dai grandi player alberghieri, che hanno messo il Paese al centro del loro business plan. È il caso dei brand St. Regis, Le Méridien, Shangri-La e Waldorf; l'ultima new entry porta la firma di Rezidor, che ad Antalya aprirà l'Hotel Missoni Belek nel 2013. Ma il vero business è quello del franchising, dal momento che il 95 per cento delle strutture alberghiere turche non è ancora brandizzato. Cresce, intanto, in modo esponenziale l'occupazione alberghiera nelle principali località turistiche turche. È il caso di Istanbul, i cui cinque stelle lo scorso anno hanno riportato il 70 per cento di tasso di occupazione medio e un revPar di 185 dollari, a più 9 per cento sul 2009. Anche Antalya, con 165 strutture a cinque stelle e 11 milioni di turisti annui, sta scalando la classifica delle migliori località costiere del Mare Nostrum.

 

Pubblicato il 6/06/2011

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