Un comparto solido, con la capacità di superare di slancio le difficoltà.
È questo il quadro del turismo turco all’indomani di piazza Taksim che dà Timur Bayinsdir, presidente dell’associazione degli albergatori e investitori turchi Turob. Qualche problema, sicuramente, il Paese lo ha registrato: su Istanbul le prenotazioni alberghiere sono calate, come era immaginabile, ma le altre destinazioni non hanno sofferto per i disordini di piazza.
Il Governo turco non ha nessuna intenzione, infatti, di fare passi indietro rispetto al programma di sviluppo turistico che ha l’obiettivo di passare, tra il 2014 e il 2018, a un totale di 48,5 milioni di arrivi annui, cifra che rappresenterebbe un aumento di 4,6 punti percentuali rispetto al periodo 2007-2012. Gli obiettivi sono fissati e, in definitiva, la marcia continua.
Il trend evidenziato dal presidente degli albergatori turchi trova conferma, seppur parziale, anche nelle agenzie di viaggi. Secondo i dettaglianti, infatti, la fase di stand by che stanno vivendo in questo momento le richieste sulle destinazioni del Paese sarà sicuramente temporanea e non andrà ad incidere sui risultati, soprattutto per quanto riguarda il prodotto balneare.
La Turchia, secondo le agenzie, si è venduta molto bene prima dei fatti di piazza Taksim, e neppure i disordini delle scorse settimane hanno impressionato più di tanto. La clientela italiana, come previsto, si è spaventata, ma le rassicurazioni dei dettaglianti sulle condizioni di sicurezza delle aree dove sorgono i villaggi sono state sufficienti a placare gli animi.
Il segreto del successo del Paese è ben noto alla distribuzione italiana. L’offerta balneare della Turchia ha una marcia in più per quanto riguarda il rapporto fra qualità e prezzo, che permette di accedere a servizi e strutture di buon livello con costi contenuti. Un fattore che, in un periodo in cui sempre più la discriminante nella scelta della meta è il budget, rende la destinazione una alternativa di vendita credibile in agenzia.
Un plus che si unisce alla facilità di connessioni fra il Paese e l’Italia: sono molte le città tricolori collegate alla Turchia da Turkish Airlines, che ha lanciato un deciso piano di espansione sul nostro Paese. Inoltre, le destinazioni balneari sono collegate, almeno nei due mesi centrali dell’alta stagione, con catene charter che rendono più appetibile il prodotto per la clientela italiana.
Il segreto del successo
L'industria turistica del Paese reagisce senza scosse alle tensioni delle scorse settimane, registrando una sostanziale tenuta sulle prenotazioni
Altri articoli nel Travel Guide
Vedi Turchia; Vedi tutti i dossier di Corto e medio raggio; Vedi tutti i dossier
Leggi anche: turchia