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In crociera con Cunard: il fascino Old England che attrae gli italiani

di Cristina Peroglio

‘La moda passa, lo stile resta’ diceva Coco Chanel. E da 183 anni lo stile Old English naviga a bordo di Cunard e continua a non passare di moda.

La seconda compagnia più antica del mondo (la più antica è P&O per soli due anni), resa celebre dai viaggi transatlantici e dai giri del mondo, continua a solcare i mari con il fascino di una vecchia zia ricca ed elegante, vagamente eccentrica e curiosa, con la quale è impossibile non desiderare di andare a fare un viaggio.

“Siamo, per fare un paragone calzante, come l’Orient Express – dice Giorgia Cappabianca, business development manager international sales per Cunard -. Puoi aver viaggiato su tutti i treni del mondo, ma un viaggio sull’Orient Express resta un sogno particolare. Ecco, lo stesso vale per le nostre navi: molti hanno sperimentato vari tipi di crociera, ma viaggiare con Cunard è e resta un sogno da realizzare”.

Con tre navi di medie dimensioni (Queen Victoria, Queen Elizabhet e Queen Mary II), che vanno da 2000 a 2700 passeggeri ciascuna, e con la Queen Anne in arrivo nel 2024, che sarà comunque aperta a 3000 persone, Cunard non solo offre itinerari che poche altre compagnie fanno, ma permette di vivere un’esperienza che ha legami col passato e uno sguardo su un futuro diverso.

“Fra le caratteristiche di un viaggio Cunard, il servizio White Star, che permette agli ospiti di sentirsi speciali anche senza scegliere la classe di servizio più alta (chiamata Grills Experience) e le attività che è possibile effettuare a bordo” spiega Cappabianca. E qui, si devono abbandonare le prospettive di attrazioni ipertecnologiche per tornare a pensare ai classici: si va dalle conferenze con grandi nomi dell’arte, della cultura, della scienza ma anche della tv e della divulgazione (uno fra tutti il famosissimo Bear Grylls) alle presentazioni, dalle cooking class fino a, unicum nel mondo, corsi di scherma tenuti nella ballroom o un viaggio nell’unico planetario mai ospitato a bordo di una nave.

“La differenza di un crociera Cunard sta anche in questo: pensare a un viaggio che arricchisca il passeggero, che gli permetta di scendere dalla nave con conoscenze e curiosità in più rispetto a quando ci è salito”.

Una proposta che sembra piacere al mercato italiano: “I viaggi Cunard – rivela Gigi Torre di Gioco Viaggi, rappresentante Cunard in Italia – attirano per la loro peculiarità e per gli itinerari che qualificano il brand. Le crociere transatlantiche sono un’esperienza unica e il nel segmento Giro del mondo mette in campo 3 navi con 3 diversi itinerari, che possono essere anche acquistati per segmento. La disponibilità di sistemazioni va dalla cabina singola fino all’appartamento su due ponti e il servizio è per tutti impeccabile”.

Tanto è vero che fra i Cunarders (così sono battezzati i viaggiatori che scelgono Cunard, ndr) più affezionati c’è proprio un italiano: è tricolore infatti il record di permanenza a bordo di una nave Cunard.

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