Ultimo aggiornamento alle 09:47

L'agente in Laguna

Fabio Russo, agenzia Last Minute Tour, Martellago, Venezia
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Charter a pezzi o abominevoli low cost?

Per anni l'assetto operativo dei viaggi organizzati non ha potuto prescindere dal charter, ma oggi ogni agenzia di viaggi, ogni santo giorno dell'anno, non sente altro che clienti imbufaliti verso questo sistema vetusto al quale non vogliono più sottostare.

Per questo, la prima rivoluzione di un nuovo modo di far viaggiare la gente non potrà prescindere da una rimodulazione dell'offerta, per una volta non tanto a livello commerciale, ma in sede di programmazione dei voli e delle compagnie a cui affidarsi (anche se mi rendo conto che le opzioni non siano poi cosi sterminate).

Presentare documenti di viaggio senza vedere i clienti sbuffare per tutti i motivi che conosciamo: questa sarebbe una bella rivoluzione! In barba allo smanettone che per risparmiare ha prenotato il volo low-low-low cost delle 23:59 all'andata e delle 5:00 del mattino al ritorno con tanto di notti di bivacco in aeroporto (risparmiate ovviamente sul booking dell'hotel mezza stella fronte mattatoio).

E mentre il genio smanettone avrà viaggiato vestito di 15 strati 'a cipolla' pur di risparmiare sul bagaglio, il viaggiatore affidatosi al t.o. avrà goduto di tutti i comfort del caso.

Il charter a pezzi, con i sedili divelti, assistenti di volo eternamente arrabbiati, in 'puntuale ritardo' e con cibo vomitevole non è più accettabile: oggi la rivoluzione parte anche da questi particolari: urge evitare che i clienti che continuano a viaggiare 'charterizzati' decidano infine di seguire i consigli del loro amico smanettone che, dentro il suo guscio di 15 magliette pezzate a ferragosto, più che un gran  furbo a me sembra decisamente sfigatello.

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