Si sa, gli incroci della vita talvolta sono strani.
Vi è mai capitato di chiedervi ancora oggi che fine abbiano fatto, per esempio, i vostri compagni di classe? Io molti neanche li ricordo più, ma alcuni, chissà perchè, sono indelebili in prima elementare come in quinta superiore.
In alcuni casi spunta magari una foto a farti tornare alla memoria qualcosa o qualcuno.
A me è bastata una voce.
Avrete avuto anche voi una compagna di scuola con la quale avevate particolarmente feeling... ecco... io e Chiara per esempio ne avevano zero. Ok, avere feeling con me è un'impresa titanica anche oggi che ho 38 anni, vi lascio immaginare quando ne avevo 17... tuttavia lei era (è) uno dei miei ricordi indelebili, probabilmente perchè aveva (ha) un pessimo carattere tanto quanto il mio e questo ci ha portato nel tempo a scontri, ma talvolta anche ad incontri.
Sentirla dunque rispondere al booking di Presstours è stato un flash e riconoscersi al telefono dopo 20 anni è stato un po' come trovarsi nella trama di un film in cui poi i due protagonisti si incontrano per fare fuoco e fiamme.
E invece noi, che per vari motivi non possiamo dare seguito alla trama più scontata, ci siamo trovati a cena a parlare di turismo, agenzie di viaggi e tour operator.
Fuoco e fiamme lo stesso insomma... perchè il nostro mondo è così sfaccettato che il punto di vista dal quale lo si osserva determina visioni che al confronto possono sembrare a volte distorte, a volte illuminanti.
Chi risponde otto ore al giorno alle richieste di noi agenzie ne sente in effetti di tutti i colori, ma siamo una categoria "variopinta" e sappiamo di esserlo. Noi agenti, dal canto nostro, vediamo operatori che a vario titolo si perdono in un bicchiere d'acqua o commettono errori strategici e commerciali da far venire la pelle d'oca.
Il tutto perchè agenzie e t.o. se ne stanno scomodamente a due livelli vicini eppur lontani della piramide del turismo, ognuno vittima e allo stesso tempo artefice dei propri problemi.
Già perché entrambi sono bravissimi a individuare gli altrui difetti ed entrambi sono altrettanto bravi ad evitare accuratamente l'autocritica.
Così, io e Chiara, a fine cena abbiamo convenuto che è molto meglio farsi quattro risate ripensando a quando si faceva "manca" a scuola, piuttosto che parlare di pregi e difetti del turismo organizzato all'interno del quale, senza una reale svolta, a far "manca" rischiano di essere davvero in molti.