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Il sole di Svevia

Salvatore Miano, Agenzia Mianotour, Barcellona Pozzo di Gotto, Messina
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Savonarola, le fee e gli Illuminati

La tua coscienza di agente di viaggi 'immorale' può avere il volto di un uomo, vestito di nero, borse sotto gli occhi corvini, sguardo sfuggente, che viene dalle montagne, da quella parte della provincia dove “u” di “due” si pronuncia “ü“ alla tedesca o alla francese e che fa affari con il paese di Nosferatu, e ritornare dopo anni a perseguitarti.

Quell’uomo, il moralizzatore, il novello Savonarola, si trova costretto a entrare nella tua agenzia per motivi suoi, e lo senti parlare con una tua impiegata, insultando il suo titolare, rimproverando tutti perché lui, due anni prima, si è comportato male nei suoi confronti, è stato immorale e irresponsabile.

E non te la ricordi la tua nefandezza, cerchi nei risvolti della tua coscienza, trovi roba che ti fa rabbrividire, ma non è quella la tua colpa a cui lui si riferisce e chiedi conforto proprio a lui, e alla tua impiegata, per aiutarti a ricordare.

E lui, per un solo istante prima del “J’accuse” ti guarda negli occhi per poi essere di nuovo sfuggente e ti rimprovera, Girolamo, che quando la compagnia low cost che doveva portarlo a Bucarest ha fatto un po’ di casini e gli ha cancellato il volo, tu, visto che non riuscivi a rintracciarla con nessun mezzo, telefono, email e telegrammi inclusi, gli hai detto che eri disposto ad accompagnarlo all’aeroporto di Catania a tentare di risolvere il problema, di presenza, con qualche addetto alla biglietteria.

Un’ora e mezzo di viaggio andata, altrettanto di ritorno, una giornata di lavoro persa, e per fargli capire che il tuo tempo vale qualcosina ti sei permesso di chiedere un rimborso spese di, udite udite, cinquanta euro; il manovale indiano del mio muratore guadagna, netto, molto di più, e lui quando andrà in pensione prenderà molto di più di quanto toccherà a me.

Altra nefandezza di cui ti accusa? I tuoi colleghi della tua zona dicono che non partecipi alle riunioni di categoria e quindi i prezzi dei tuoi diritti di agenzia sono i più alti della piazza.

O sant’uomo ma nessuno ti ha mai spiegato che se fai una riunione con gli altri (e sarebbe comunque al limite della legalità) la fai per stabilire i prezzi minimi per limitare la concorrenza e non le tariffe massime da far pagare ai clienti? Oltre che moralista sei, insieme a chi te lo ha detto, anche una cima di intelligenza.

Lo confesso, padre, sono un agente di viaggi illuminato, di quelli che si fa i conti in tasca, di quelli che pensa che il vero valore sia il servizio, e il corrispettivo che paghi sia solo proporzionale a quello che ricevi, di quelli che quando paga le tasse è contento, non perché ha pagato, ma perché è riuscito a pagare.

Penso che nei diritti di agenzia che paghi non sia inclusa la garanzia di servitù totale e permanente, ma ci sia la copertura del costo dell’impiegata che ti fa il biglietto, delle spese amministrative, delle tasse e se ci resta un euro per me, non mi dispiace, almeno ti garantisco il servizio.

Sono uno di quelli che vorrebbe andare oltre la profezia dei Maya, superare le altre ottomila alluvioni, terremoti, sars, suine, vulcani islandesi, e potere continuare a garantire alla propria famiglia e a quella delle sue impiegate che non prendono neanche le sue difese, il pane quotidiano.

Sono un illuminato, signore, e neanche pentito di ciò, spero che non avrai mai più bisogno di me, sarebbe noioso doverti chiedere ancora una volta perché sei venuto nella mia agenzia. Non abbiamo bisogno di moralizzatori, ce ne sono anche troppi.

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