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Il sole di Svevia

Salvatore Miano, Agenzia Mianotour, Barcellona Pozzo di Gotto, Messina
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Franco Gattinoni e il bicchiere lilla. La convention di Gattinoni Mondo di Vacanze



Siamo nel teatro di Msc Splendida, quasi al momento clou della convention Gattinoni Mondo di Vacanza, dopo avere parlato di strategie di mercato, di brand, di novità tecnologiche, di strutture organizzative, in un momento in cui sul palco ci sono più persone, noto che Piergiorgio Reggio, della direzione del network, beve acqua da un bicchiere posto su una mensola sotto il leggio.

Mentre il resto del mondo metabolizza i contenuti di quanto fino a quel
momento ascoltato, io, che non mi faccio i fatti miei, mi chiedo come
facessero, più oratori, a distinguere quei bicchieri, per potere bere ognuno
dal suo, e noto che su quella mensola ci sono due bottiglie di acqua e due
bicchieri, uno semitrasparente e l'altro viola.

Viola?!? Nooooo non si fa, sul palcoscenico di un teatro non si mettono le
cose viola, chiedetelo agli attori di avanspettacolo di alcuni anni fa, vi
spiegheranno perché... Ma poi guardo meglio, in effetti il bicchierone è lilla non viola.

La differenza dei due colori dei due bicchieri ispira, ti può venire in
mente una foto di una distesa di bicchieri quasi bianchi su un piano grigio
e un bicchiere, solo uno, di colore diverso, che spicca tra gli altri, a
fare la diversità, la differenza, può non piacere quel colore, ma se piace
ce ne è uno solo, è un bene scarso, nel senso che non ce ne sono altri, e
quindi più prezioso e si distingue.

Poi tocca a Franco Gattinoni, riprendere la parola, e mentre racconta quello che, secondo la sua visione ("visionario" e "sognatore" in determinati contesti sono connotazioni positive), deve essere e sarà Travel Experience, e dice "in parole povere" e nel frattempo si china e prende uno dei due bicchieri, quello chiaro, "prendete questo bicchiere, se lo trovate nel mio negozio a 50 euro e nel negozio accanto a 49 euro, lo stesso bicchiere, chiederete lo sconto da me oppure andrete a comprarlo nel negozio del vicino".

La scena è di quelle che si possono presentare a tavola, tra commensali,
quando, nel chiacchierare uno prende un oggetto qualunque per fare qualche esempio tipo la storia del bicchiere mezzo pieno mezzo vuoto, molto pratica e comunicativa.

Poi prende l'altro, quello viol. no . quello lilla, e dice, "se però il mio
bicchiere è diverso, come questo, se ce l'ho solo io, non vi preoccuperete
di quanto costa, lo comprerete da me", ed in una azione corredata da poche
semplici parole ha parlato di distinguibilità, esclusività, unicità,
scarsità, infungibilità, di un prodotto e della sua catena distributiva.

Nell'immediato mi sono chiesto se la presenza di quel bicchiere fosse stata
casuale o un magistrale strumento, una strategia comunicativa, dell'ufficio
comunicazione e marketing.

Il reiterato riferimento a quel bicchiere da parte di altri oratori ha poi
confermato quest'ultima ipotesi. Il bicchiere lilla, il lilla del logo di
Gte (Gattinoni Travel Experience) è stato uno di quelli che io chiamo
meta-oggetti, un simbolo, un oggetto, tangibile, che rappresenta un
concetto.

Il mercato, è vero, lo ha soprattutto chi "controlla" (uso il verbo con
riserva) il cliente, ma per dirla come Franco Gattinoni, nel paradigma
Prodotto->Struttura->Cliente, anche chi controlla il prodotto e il suo
magazzino è vincente, la struttura, l'organizzazione dell'azienda, è
fondamentale.

Nove in communication.

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