|

La scalata degli emergenti

di Valeria Di Rosa

La spinta dei Mondiali di calcio ha sostenuto il Sudafrica nel corso del 2010. Il Paese ha fatto registrare un aumento del 15 per cento sul totale degli arrivi nel corso dell'anno, malgrado i mercati europei, tranne la Germania, abbiano ancora il fiato corto a causa della crisi economica che stenta a lasciar ripartire il Vecchio Continente.


Ma il Sudafrica ha trovato risorse insperate nei nuovi mercati, che hanno permesso al Paese di registrare comunque dati in crescita, in un anno in cui l'immagine della destinazione ha scalato le graduatorie dell'immaginario turistico collettivo.
Le percentuali di incremento dei Brics sono molto consistenti: l?India è cresciuta del 29 per cento anno su anno, il Brasile del 30 e la Cina ha avuto un balzo da grande potenza, con un incremento di 65 punti percentuali anno su anno sui dati del 2009. Ovviamente, i numeri sono ancora contenuti, ma la grande crescita di interesse da parte dei bacini emergenti sta spingendo il Paese a concentrare una buona parte della sua attività promozionale verso queste nuove realtà.


A sostenere la crescita 2010, però, si è mosso uno dei bacini più consolidati per il Sudafrica, ovvero gli Stati Uniti, che arrivati al termine di un percorso economico negativo, hanno ripreso in forze i viaggi verso la destinazione. Fra il 2009 e il 2010, gli arrivi Usa in Sudafrica sono cresciuti del 22,6 per cento, per un totale di 282mila 377 turisti in ingresso rispetto ai 230mila 324 dell?anno precedente.


Prendendo in considerazione l'inbound dall'intera area nordamericana, si registra un crescita di 61mila 937 turisti anno su anno, con un incremento fra 2009 e 2010 del 22,5 per cento.

 

Pubblicato il 13/06/2011

Vedi Sudafrica; Vedi tutti i dossier di Lungo raggio; Vedi tutti i dossier

Commenti di Facebook

Torna su
Chiudi