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La richiesta: serve un restyling

di Valeria Di Rosa

Non una mancanza di promozione, ma la necessità di costruire un'immagine differente, che in qualche maniera rilanci il prodotto.
È questo il consiglio, e la richiesta, che le agenzie di viaggi rivolgono al Paese per poterlo vendere meglio e di più. "Forse il prodotto è un po' inflazionato - ammette Tina Battista, titolare di Corvetto Viaggi a Milano -: a noi richiedono, ad esempio, il Caraibi soprattutto come viaggi di nozze, ma non ci chiedono la Repubblica Dominicana". Bella, relativamente conveniente, ma quindi troppo sovraesposta. "È una meta troppo vista - spiega Silvia De Poli, titolare di Duca D?Este Viaggi a Padova -: chi mi chiede i Caraibi ha voglia di vedere cose nuove, magari c'è già stato in passato e ha curiosità nuove".


La sensazione è che ci sia una sorta di polarizzazione del mercato: da un lato chi vorrebbe concedersi una vacanza al sole caraibico della Repubblica Dominicana, ma non riesce ad accedervi per problemi di prezzo; dall'altro chi, invece, ha budget adeguati ma vuole scoprire altre mete.
"Il nostro settore va molto a mode - dice Giovanni Calabi, titolare di Emmegi Viaggi a Napoli - e quest'anno la curiosità dei clienti si orienta su altre mete. Va molto l'Africa, o Abu Dhabi e Dubai, anche spinte dalle crociere che fanno scalo negli Emirati".


La questione delle mode non è un dettaglio trascurabile. "Il problema è che non si riesce a prevedere la tendenza da un anno all'altro - evidenzia Laura Paoli, titolare di Balena Blu a Perugia -. Fino a qualche anno fa, era una destinazione che andava tantissimo, oggi la richiesta è diminuita, malgrado l'offerta ci sia e il rapporto qualità-prezzo sia decisamente buono".


I dettaglianti, per altro, non si fanno pregare a dire la loro sulle iniziative che potrebbero essere messe in campo. "Servono nuovi stimoli - dice Calabi della napoletana Emmegi Viaggi -: un nuovo villaggio, un'iniziativa particolare che solleciti la curiosità dei clienti, e la meta tornerà d'improvviso gettonatissima". Un'opinione diffusa che si articola in diverse sfumature fra un'agenzia e l'altra. "In effetti - dice Battista di Corvetto Viaggi - mancano stimoli nuovi per indirizzare la clientela verso l'isola", stimoli che possono essere di vario genere: "Basterebbe - sottolinea Paoli di Balena Blu - mandarci qualche vip in vacanza, e subito il rilancio è servito".

 

Giovani e big spender, l'identikit del cliente

 

Fra i diversi target di clientela italiana, quello che secondo l'Ente del turismo è il più presente sull'isola è composto da giovani con buona capacità di spesa. "Da una statistica fatta per Asonahores, l'associazione di hotel e ristoranti del Paese - dice il direttore dell'ente, Neyda Garcia -  risulta come la maggioranza dei turisti sia costituita da giovani dai 21 ai 35 anni, con una spesa media oscillante tra gli 800 e 1.500 euro. Questo segmento, oltre a quello delle famiglie, è quello che cresce di più".

 

Per quanto riguarda i prodotti turistici, il mare è naturalmente la prima attrattiva per gli italiani, che tendenzialmente scelgono la vacanza relax in villaggio, ma i nostri connazionali si mostrano interessati anche alle escursioni culturali fra le numerose testimonianze coloniali della capitale.

 

Snorkeling nell'acquario

 

Il Paese investe con forza sull'ecoturismo. Una delle principali aree di intervento è la penisola di Samanà, dove è stato realizzato un acquario direttamente in mare. L'acquario di Kaio rappresenta in questo modo un luogo ideale per immergersi nel mondo sottomarino, fornendo un'opportunità unica di vedere da vicino numerose specie di pesci (oltre cinquanta) praticando snorkeling.

 

Pubblicato il 31/10/2011

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