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Crescita a pieno ritmo di una meta giovane

di Domenico Palladino

Un progressione di 11,4 punti percentuali all'anno come media negli arrivi turistici e del 14,5 per cento nelle presenze dal 2000 al 2008. Un andamento di crescita 'forsennato', che mostra come il Paese sia davvero una meta turistica giovane. Secondo l'Osservatorio nazionale del turismo, infatti, il debutto di Capo Verde nell'arena turistica internazionale è da far risalire al 1960, anno in cui l'Isola di Sal si è dotata di un aeroporto internazionale.

 

Da allora in poi, il Paese ha iniziato a vedere crescere i flussi di visitatori, con performance decisamente rilevanti nel nuovo secolo. Dal 2000 al 2008 la destinazione è passata da 145mila a 333mila arrivi internazionali, mentre le presenze sono cresciute dalle 684mila del 2000 a 1,8 milioni del 2008. Il flusso turistico, peraltro, è ancora fortemente concentrato su una minima parte dell'arcipelago: il 94 per cento dei visitatori, infatti, si distribuisce solo su 4 isole: Sal, che raccoglie il 57 per cento dei turisti, Santiago, con il 20,1, Boavista, con il 9,9 per cento  e São Vicente con il 7,6 per cento.

 

La crescita di arrivi sull'isola di Boavista è coincisa con l'apertura dell'aeroporto internazionale, che data 2007: l'anno successivo si è registrato un immediato picco, con un 4,9 per cento di arrivi. L'85 per cento dei turisti che sceglie Capo Verde proviene dall'Europa: in testa alla gradutaoria dei mercati svetta il Portogallo, seguito dal Regno Unito e dall'Italia, che è il terzo mercato emissore. A seguire la Germania e la Francia. I turisti italiani si concentrano per il 94 per cento fra le isole di Sal e di Boavista.


Al via Onda Cabo Verde

Si chiama Onda Cabo Verde, ed è il primo progetto nato dal Piano strategico per lo sviluppo del turismo lanciato dal ministro del Turismo capoverdiano Fàtima Fialho. Un progetto che punta a identificare e valorizzare un marchio per il turismo del Paese. "Si tratta - spiega il ministro - di un importate strumento di competitivà e di posizionamento del nostro Paese sui mercati internazionali". Il piano strategico per il comparto, infatti, prevede una qualificazione dell'offerta della destinazione, un maggiore sviluppo dell'immagine promozionale e la nascita e l'identificazione di nicchie di prodotto da valorizzare per attrarre nuovi segmenti di turisti.

 

Fra le linee guida del piano strategico, inoltre, oltre alla valorizzazione dell'offerta sono previsti miglioramenti di accessiblità per la destinazione e lo sviluppo di prodotti turistici nuovi e autentici e, soprattutto, la necessità di promuovere la crescita turistica della destinazione seguendo una linea di sostenibilità ambientale. Il progetto avviato per sviluppare l'immagine turistica si è articolato nell'identificazione dei temi distintivi dell'offerta capoverdiana, e di quelli che possono differenziare il Paese dai suoi principali competitor. Un sondaggio rivolto agli operatori turistici di alcuni stati europei ha permesso di focalizzare il claim della destinazione, che si articola su un concetto base: "Forget the rest of the world"

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Pubblicato il 28/06/2010

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