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Alternativa per il medio raggio

“È una buona alternativa, anche comoda, alle mete mare classiche, da offrire a chi cerca qualcosa di diverso. E, per essere un medio raggio, bisogna dire che ha prezzi decisamente accessibili”.

Anna Cigognini, addetta vendite di Fahrenheit Viaggi a Verbania (Verbano Cusio Ossola), traccia quelli che sono i principali asset del successo di Capo Verde. “Bisogna aggiungere, fra i plus, le spiagge davvero enormi, le strutture che per il 99 per cento hanno un’impronta italiana e e un ottimo rapporto qualità-prezzo, soprattutto per la possibilità di sfruttare le offerte” aggiunge Luca Lorini, addetto vendite di Kawama Viaggi a Cologno Monzese (Milano).

Questione prezzi
sul banco degli agenti
Sulla questione prezzi i dettaglianti si dividono: “È sicuramente più cara del Mar Rosso, ma servono anche più ore di volo per raggiungerla - dice Katia Giuliano, addetta vendite di Cricò Viaggi a Roma -. Diciamo che i prezzi sono decisamente accessibili”, mentre altri la trovano un po’ troppo cara per quello che offre. “Non è proprio a buon mercato - dice Kety Zanuso, direttore tecnico di Tuffetto Viaggi a Nogara (Verona) - soprattutto considerando che, a parte il mare, non c’è davvero null’altro da fare e vedere”.

Secondo Zanuso, infatti, la clientela italiana ama abbinare al soggiorno mare anche la possibilità di uscire dal villaggio, di visitare qualche punto di interesse locale. “Non offre davvero più di tanto - conferma Annamaria Valetti, titolare di Meet Up Viaggi a Firenze -. C’è tanta natura, sì, ma il mare è un po’ complicato per la clientela italiana”. Il mare di Capo Verde è, infatti, l’Oceano, ben diverso dal placido Mediterraneo a cui sono abituati gli italiani. “È un fatto che bisogna ‘far digerire’ al cliente - dice Cigognini di Fahrenheit - insieme alla questione del vento”.

L’arcipelago, infatti, è famoso per essere particolarmente ventoso, e anche questo non sempre piace alla clientela italiana. “In realtà la presenza di vento dipende dal periodo - dice Zanuso di Tuffetto Viaggi - fra gennaio e marzo è più forte e più fastidioso, poi lo è un po’ meno. Inoltre, ad esempio, Boa Vista è meno ventosa di Sal e si trovano anche baie dove l’acqua è più calda rispetto al resto dell’arcipelago”.

Il nodo irrisolto
dei collegamenti
Insomma, vento e Oceano non sono limiti così difficili da superare, secondo le agenzie, per vendere la destinazione. Un ostacolo ben più complesso è la mancanza di voli diretti da molti aeroporti, soprattutto nel Sud Italia.

“I collegamenti, per noi, sono per forza da Roma - dice Giancarla Curri, titolare di Free Tour e Travel di Locorotondo (Bari) - e i nostri clienti preferiscono volare direttamente da Bari”.

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