|

Alla prova dell'estate

Il prodotto resta molto gettonato dalla clientela, ma la questione dei trasporti rischia di rallentare i flussi, anche per l'assenza di Flotta Sarda

Provarci ancora una volta, nonostante tutto. Perché “dobbiamo proteggere e sostenere le nostre imprese”.

La Sardegna del 2013 non sorride più che nel 2012, dice l’assessore regionale al Turismo, Luigi Crisponi, ma cerca con ogni mezzo di portare a casa il risultato su una stagione che rischia di rivelarsi ancora avara di successi.

Le chiavi di lettura per la stagione 2013 della regione non differiscono molto dal quadro del 2012. Un quadro, peraltro, che non ha prodotto risultati entusiasmanti. I dati dello scorso anno evidenziano un calo complessivo delle presenze del 16 per cento e degli arrivi del 14,5 per cento. La Regione è scesa sotto i 2 milioni di ingressi per turismo, un passo indietro rispetto a qualche anno fa.
Il nodo è sempre lo stesso ormai da qualche stagione: i costi dei traghetti, il taglio di posti legato al taglio di alcune rotte considerate improduttive e l’insufficiente, anche se notevole, copertura offerta dal traffico aereo complicano non poco la vita agli operatori del turismo. E quest’anno mancano, a supporto dell’economia turistica isolana in alta stagione, anche le navi della Flotta Sarda. “Ma guardiamo con favore e attenzione a due iniziative private - dice l’assessore Crisponi - che consentono di viaggiare a prezzi ridotti verso la Regione con la prenotazione di strutture ricettive”.

A fronte di una situazione innegabilmente difficile, però, la Sardegna non si arrende, non ci pensa neppure. E puntainnanzi tutto sui mercati internazionali, sui quali quest’anno ha scommesso in modo particolare. È innegabile, infatti, che la componente italiana dei flussi turistici sia quella che ha rallentato nella maniera più incisiva. E allora la Regione guarda all’estero, con una serie di investimenti che si sono articolati nel corso dell’anno e che culmineranno nei prossimi giorni con una campagna promozionale da 2 milioni su Germania, Regno Unito, Francia, Russia e Nord Europa.

Accanto a questo, la Sardegna pensa a tutelare le imprese e rilancia con nuovi prodotti turistici che la svincolino dalla stagionalità o dai trasporti. Nasce così la decisione di abbattere l’Irap per le aziende della Regione e quella di puntare sul diportismo e su offerte alternative al sole e mare di piena estate.

Vedi Sardegna; Vedi tutti i dossier di Corto e medio raggio; Vedi tutti i dossier Leggi anche: Sardegna

Commenti di Facebook

Torna su
Chiudi