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Un turismo più contemporaneo

La Regione lancia la sfida alle imprese: aggiornare la proposta

Con un bilancio di 14,3 milioni di presenze nel 2017, spartiti in egual misura tra italiani e stranieri, e un incremento del 6,6 per cento sull’anno precedente, ma con un +11,7 per cento di turisti esteri come dato straordinario, la Sardegna prosegue il suo cammino a testa alta.

Gli indicatori di mercato sono favorevoli, tuttavia la Regione sa che le difficoltà non mancano mai, in primis la raggiungibilità e la stagionalità, che spesso si accompagnano. Promuovere turismi alternativi e contemporanei, coinvolgere il territorio nella sua interezza è la mission per dare costantemente all’isola nuove chance. Il tutto secondo idee e strategie condivise.

“Gli albergatori sono stati i driver dello sviluppo della nostra destinazione, e insieme possiamo immaginare nuovi motivi di vacanza che non si limitino alla bellezza del mare ma aprano prospettive all’entroterra - sostiene Barbara Argiolas, assessore regionale al Turismo -. Bisogna tracciare un modello che parta dalla condivisione degli obiettivi. La Regione crea le condizioni, le imprese il prodotto”. Presupposto alla nuova governance basata su partecipazione e corresponsabilità, che dà il via alla conferenza permanente per il turismo, che sovrintende al Piano strategico Destinazione Sardegna 2018-2021.

“Non sarà l’ennesima cabina di regia, ma un luogo per l’elaborazione di contenuti che diventeranno operativi - assicura Argiolas -. La sfida è rafforzare il nostro segmento di punta, cioè quello balneare, con una qualità dell’offerta sempre crescente, e sviluppare nuove stagionalità che portino viaggiatori anche negli altri periodi dell’anno”. Territori costieri e dell’interno, quindi, come parti determinanti per sviluppare un’offerta incentrata su turismo attivo ed enogastronomico, turismo culturale, sui cammini, sui borghi.

Ed è proprio su quest’ultimo punto che l’assessore ha portato l’attenzione ritirando il premio assegnato alla Sardegna, nell’edizione 2018 degli Italia Travel Awards, come ‘Regione italiana preferita’. “Il valore dell’ospitalità delle nostre comunità, del nostro paesaggio e della nostra cultura è per noi anche il senso di un riconoscimento al lavoro e all’impegno di aziende e operatori turistici sardi - commenta Barbara Argiolas -. Questo successo ci sprona a lavorare ancora meglio, affinché la nostra isola possa essere sempre più un’esperienza unica e irripetibile”.

Resta intanto l’auspicio che parta al più presto il nuovo disegno di legge per l’urbanistica, che riguarda da vicino il settore dell’ospitalità. È, infatti, ancora in atto un dibattito regionale per individuare un’idea il più possibile condivisa. “La legge urbanistica ha alcuni nodi che però si stanno risolvendo - spiega l’assessore al Turismo - e che partono comunque dalla consapevolezza che gli alberghi più datati e che sono quasi tutti sulla costa, per rimanere sul mercato hanno bisogno di essere ristrutturati e adeguati agli attuali standard internazionali”.

Silvana Piana

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