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Crisponi: "L'isola è aperta a tutti"

di Cristina Peroglio

La Sardegna affila le armi. Dopo l’annus horribilis del turismo sardo, quel 2011 che ha visto chiudere i conti con un -5,6 per cento sulla stagione precedente, la Regione attacca il mercato con una nuova strategia.

“A breve - dice Luigi Crisponi, assessore regionale al Turismo - partirà la campagna di supporto all’attivazione della Flotta sarda, che ha come principale tema l’isola come paradiso per tutti, sfatando una falsa nomea di destinazione cara”. Parte da qui la Sardegna 2012: dai trasporti, prima fra tutti la flotta sarda, perché “non c’è turismo senza trasporti, questo è l’assunto” spiega Crisponi.

E offre una nuova immagine dell’isola, quella di una destinazione per tutte le tasche, anche per quelle assai magre degli italiani. “È stata riattivata la Flotta sarda - dice l’assessore - e la vendita dei biglietti va a gonfie vele. Dopo poco più di un mese dall’apertura delle prenotazioni per giugno, luglio e agosto sfioriamo quota centomila: 75mila passeggeri più 23mila posti auto, sulla tratta da Olbia a Civitavecchia, confermata da subito rispetto al 2011; mentre per la Vado Ligure - Porto Torres, collegamento attivato più di recente, in dieci giorni sono stati venduti già 18mila biglietti (più 5.500 posti auto). E le tariffe rimangono sempre molto al di sotto della media delle altre compagnie”. L’assessore anticipa anche che è allo studio l’attivazione di nuove tratte.

Ma il traghetto non è l’unico modo per raggiungere l’isola. Il traffico aereo, soprattutto quello veicolato dalle low cost, lo scorso anno ha portato 7 milioni di pax sull’isola. Una cifra non trascurabile, messa a rischio quest’anno dal perdurare dello scontro fra la Ue e i vettori low fare. “Si tratta di una materia molto delicata – dice l’assessore -, ma la Regione Sardegna sta profondendo ogni sforzo possibile per risolvere una situazione che quest’anno si presenta più ingarbugliata del solito”.

Crisponi non ha dubbi: “È impensabile - dice - rinunciare a un sistema di collegamento come quello rappresentato dai low cost, strategici nella nostra campagna di promozione estera: per la Sardegna e la sua economia turistica non solo è da mantenere, ma è anche da potenziare per rendere un servizio ancora più efficiente e una copertura aerea sempre più capillare”.

Accanto ai collegamenti, che pesano sui portafogli più di quanto si vorrebbe, pare che anche le strutture ricettive abbiano rincarato i prezzi. “Sfateremo questo luogo comune puntando fortemente sulla qualità dei nostri prodotti e sulla sostenibilità del nostro sviluppo turistico – ribatte Crisponi –. Abbiamo destinato 8,8 milioni di euro per aumentare l’appeal del ricettivo e contribuire al rilancio della competitività delle imprese sarde nel mercato turistico”.

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