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"Serve un riordino"

Il mercato invisibile dell'ospitalità in Sardegna rappresenta circa il 65 per cento del sistema dell’accoglienza. Seconde case affittate in nero e b&b irregolari fatturano circa 350 milioni di euro.

La denuncia arriva da Federalberghi, Faita, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs firmatari di un protocollo d’intesa che istituisce la Commissione bilaterale regionale per il contrasto all’abusivismo e all’illegalità nel settore turistico ricettivo.

L’organismo effettuerà il monitoraggio del fenomeno, segnalerà agli organi di vigilanza ogni elemento rilevante, realizzerà iniziative di sensibilizzazione, studi e indagini ed elaborerà proposte per combattere l’abusivismo e diffondere la cultura della legalità.

Secondo il presidente regionale di Federalberghi, Paolo Manca, “obiettivo della Commissione è quello di evidenziare il vero valore del turismo all’interno delle politiche regionali e del Pil, portando alla luce tutte queste realtà di ospitalità alternativa, per le quali non c’è un’avversione. Crediamo, però, che sia necessario che tutti operino seguendo le stesse regole. Bisogna capire che il turismo non può essere delocalizzato - ha chiarito - e il nostro interesse primario è quello che la Sardegna sia fruibile e appetibile per tutti i mercati internazionali. Per ottenere questo dobbiamo avere chiarezza legislativa e vorremmo finalmente che la Regione desse al settore il ruolo di comparto strategico dell’economia come in altre realtà”.

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