Molti t.o. sono scomparsi, alcuni prodotti (tour in autopullman, Mare Italia generalista) soffrono, di conseguenza anche agenzie e network non se la cavano troppo bene. Ma sono i t.o. a pagare il prezzo più alto. Ergo, come reagiscono?
Prendiamo spunto dalla cronaca. A capo di Hotelplan Italia è stato chiamato Luca Battifora, manager di lungo corso con alle spalle una preziosa esperienza bipartisan: Alpitour, poi Welcome Travel, quindi Ventaglio, infine G40 prima di approdare al t.o. svizzero. Se c'è qualcuno che può portare la 'voce della base' in un contesto industriale da rifondare, questo è Battifora. In Alpitour comanda l'a.d. Gabriele Burgio, con un solido passato alberghiero e una nuova squadra a supporto, le cui parole d'ordine sono state "pulizia e razionalizzazione" e a farne le spese sono stati Welltour, Volando e Jeans. A rilanciare Marevero, t.o. abbandonato dalla casa madre spagnola, si stanno impegnando Marco Bocchieri e Giuseppe Sergnese, imprenditori di successo, ma in ambito avio-aeroportuale. E ad attaccare i leader Costa Crociere ed Msc, per conto di Royal Caribbean, è stato chiamato Gianni Rotondo, che ha ascendenze in Alitalia, Tui, lastminute.com.
Il campione non è ovviamente rappresentativo, ma una tendenza la si può leggere. A rifondare (Alpitour), rilanciare (Marevero), far decollare (Rccl) o salvare (Hotelplan) un t.o. si dedicano imprenditori e manager che vantano esperienze complesse, ma non necessariamente legate al tour operating. Certo, idee nuove provengono più facilmente da uomini nuovi. Ma le idee vecchie non erano, comunque, tutte sbagliate. E del buono si trova sempre.