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Roberto Gentile,
Editorialista turistico, esperto di retail, community-manager, head-hunter
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L'inarrestabile declino del tour operator generalista

L'avvento del web e la crisi sembrano aver decretato la fine di un modello di business che ha dominato per decenni, quello del t.o. generalista.

Quando i tedeschi inventarono l'IT, negli anni '60, iniziarono dalle destinazioni più prossime: l'Italia, la Spagna, la Grecia. Poi arrivò il medio raggio con le Canarie e il primo lungo raggio con Thailandia e Kenya, quindi i Caraibi. Grazie ai charter, negli anni '90 colossi come TUI e Neckermann, Thomas Cook e Thomson programmavano praticamente tutto il mondo: da Sharm El Sheikh a Phuket, da Cancun a Zanzibar. E poi gestivano villaggi e navi da crociera, ma anche tour in autopullman e circuiti culturali.

Solo 10 anni fa, il leader TUI controllava decine di marchi, pubblicava centinaia di migliaia di cataloghi, disponeva di budget milionari per ogni prodotto. E soprattutto vendeva su svariati mercati. Ai t.o. competitor non restavano che tre opzioni: la specializzazione (i villaggi del Club Med); la difesa del proprio mercato (la Turchia per i tedeschi di Öger Tours); la trasformazione in generalista (gli svizzeri Hotelplan e Kuoni, ad esempio).

Idem in Italia: vent'anni fa erano generalisti Alpitour, non a caso "il leader italiano delle vacanze", ma anche Aviatour e Comitours, e successivamente lo sarebbero diventati Hotelplan ed Eurotravel, Ventana e Viaggi del Ventaglio. Crescere significava ampliare le destinazioni, pubblicare nuovi cataloghi, programmare Djerba ma anche Puerto Escondido.

Quindici anni fa è arrivato il web e cinque anni fa la crisi, e il mondo è cambiato. Oggi Kuoni Group annuncia la dismissione delle attività di tour operating tradizionale e si concentra sulla fornitura di servizi on line. Luca Battifora, ceo di Hotelplan Italia, dichiara: "Abbiamo ridotto il perimetro del prodotto, ora ci candidiamo a essere degli specialisti". Il colpo di grazia lo assesta Franco Gattinoni: "Il futuro è nella specializzazione, saper fare le cose per bene e differenziarsi dal web, grazie a partenze garantite o alberghi in esclusiva".

Anche da noi, infatti, a essere considerati generalisti sono rimasti solo in due: Alpitour ed Eden Viaggi, ma cum grano salis. Veratour si dedica alle gestioni, Hotelplan riduce drasticamente il portafoglio, Settemari e Best Tours si concentrano sulle destinazioni più redditizie. Tutti gli altri si specializzano: Quality Group sul tailor made, Naar sulla tecnologia, Alidays sulle esperienze di viaggio, Press Tours sui Caraibi, Idee per Viaggiare sui viaggi a colori.

Fare il generalista costa tanto e rende sempre meno. La specializzazione, almeno in teoria, il contrario. Fino alla prossima rivoluzione.

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