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Roberto Gentile,
Editorialista turistico, esperto di retail, community-manager, head-hunter
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E poi non ne rimase quasi nessuno (di t.o. indipendenti)

Press Tours è entrata nel portafoglio tour operating del Gruppo Alpitour, che già controlla i marchi Alpitour, Francorosso, Karambola, Viaggidea e Villaggi Bravo. È la notizia del momento e - ovviamente - suscita reazioni contrastanti. Le più sincere vengono dalla “base”, ovvero dagli agenti di viaggi che vendono (o almeno dovrebbero...) Alpitour e Press Tours.

Due di loro commentano così la notizia: “Pura finanza... plusvalenze e shopping di fatturato... quando ci sono i fondi d’investimento è solo questa la strada” scrive Patrizia Ferretti. “Kuoni Svizzera fece lo stesso con Gastaldi Tours, risultato Gastaldi Tours chiuse e Kuoni Italia è stata venduta” puntualizza Ivo Mataresi.

Concetti un po’ tranchant, ma condivisibili. Fatturato e margini in crescita sono le istanze dei proprietari del Gruppo Alpitour (i fondi Wise SGR e J. Hirsch & Co., l’Exor degli Agnelli è uscita di scena), come sottolineato dall’a.d. Burgio: “L’accordo ci consentirà di presidiare anche alcune aree in cui oggi non siamo presenti”. Al lungo raggio di Viaggidea serve un sostegno, al vettore in-house Neos servono posti garantiti, il lungo raggio di Press Tours fa comodo a tutti.

Che il pesce grande mangi il pesce piccolo è cosa nota, ma non è detto che si ripeta la vicenda Kuoni Gastaldi Tours (guarda caso, proprio la Kuoni che - dopo quell’operazione - non ne ha azzeccate molte e ha quindi ceduto baracca e burattini ad Alessandro Rosso). Proprio Alpitour aveva, qualche azionista fa, rilevato Viaggidea dal fondatore Beppe Boscoscuro e ne ha comunque salvaguardato posizionamento e prodotti. Si potrebbe controbattere che la stessa Alpitour, ancora qualche tempo fa, aveva condotto operazioni simili coi t.o. Utat e Viaggi dell’Elefante (e non aveva funzionato), ma questa è un’altra storia.

Quello che impatta sugli agenti di cui sopra sono due fatti incontrovertibili: Alpitour diventa più grossa e un altro t.o. indipendente esce di scena. Non ne rimangono molti, in Italia. Provo a elencare quelli che sono ancora di proprietà dei fondatori e non fanno parte di agglomerati più grandi: Eden Viaggi, Veratour, Naar T.O., Quality Group, Phone & Go, Alidays, Dimensione Turismo, Futura Vacanze, Gruppo Oltremare, Idee per Viaggiare, In Viaggi, Viaggi dell’Airone, Nicolaus, OTA Viaggi, Settemari, Swan Tours, Viaggi del Mappamondo. La metà di quanti erano i t.o. italiani, solo 5 o 6 anni fa, ma soprattutto con un fatturato complessivo che non supera quello del solo Gruppo Alpitour.

Alpitour che controlla, non a caso, le 2.600 agenzie Welcome Travel e Geo, che chissà cosa e quanto venderanno, di quei t.o. indipendenti...

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