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JetBlue, Geraghty: "Senza Spirit, già pronto un 'piano B'"

JetBlue sarebbe pronta a un ‘piano B’ nel caso in cui la decisione del tribunale che ha bloccato l'acquisizione di Spirit Airlines da parte della compagnia aerea non venisse annullata in appello.

In un intervento riportato da Travelweekly, la presidente e ceo entrante Joanna Geraghty ha spigato: “La nostra speranza è che il tribunale si renda conto che la decisione di bloccare l’acquisizione è stata presa erroneamente”. Ma il ceo starebbe anche valutando ipotesi alternative.

“La fusione comporterebbe un’accelerazione della nostra crescita organica, alla quale comunque non intendiamo rinunciare. Semmai, avverrà in modo un po’ più lento”. Nel 2023, JetBlue ha registrato una perdita netta di 310 milioni di dollari, con una perdita operativa ante imposte del 3,5%.

Nell’ambito del piano di acquisizione di Spirit, JetBlue cercherebbe di intervenire sulle perdite controllando i costi, concentrandosi nuovamente sui mercati principali di New York e Boston e sviluppando nuove iniziative per incrementare i ricavi.

Fra le strategie già messe in campo, l’accordo con Airbus per rinviare quasi 50 consegne di aeromobili pianificate fino al 2027, per un valore di circa 2,5 miliardi di dollari, fino al 2028 e oltre. Il minor numero di consegne consentirà a JetBlue di rallentare la crescita ricalibrando al contempo la propria rete. Intanto, per quest’anno, JetBlue prevede di volare con una capacità leggermente inferiore rispetto al 2023.

Fra le altre iniziative che cominceranno nei prossimi mesi, il lancio della selezione dei posti a pagamento in classe Economy.

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