Ultimo aggiornamento alle 08:35
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“Nessun sostegno”:
lo sfogo di Alpitour

“Non siamo mai andati in letargo durante la pandemia, ma non abbiamo ricevuto alcun sostegno pubblico”. Un Gabriele Burgio diverso dal solito vuole lasciare il segno in questo fine maggio. Mese che sancisce la riapertura di molte attività e di alcune destinazioni.

Ancora poche e con qualche cavillo di troppo. L’amministratore delegato del Gruppo Alpitour in un’intervista pubblicata sul numero in edicola di Panorama parla di ristori e di alberghi, con una menzione particolare per il ruolo tenuto negli ultimi 12 mesi dalla linea aerea Neos.

Burgio senza mezzi termini spiega di non “avere ricevuto alcun sostegno pubblico, anche se ne avremmo avuto diritto. Ci siamo ritrovati con 4mila persone in cassa integrazione e gli alberghi chiusi. Abbiamo semplificato la struttura societaria e riconvertito Neos al trasporto di mascherine e materiale sanitario. Ora ci sono le premesse per  un’estate migliore di quella del 2020”.

Il nodo dei ristori
Sulla questione delicata dei sostegni o ristori l’a.d. di Alpitour sottolinea inoltre che “i decreti hanno privilegiato le piccole imprese alberghiere mentre le grandi come la nostra non hanno ottenuto aiuti”.

Per quanto riguarda Neos Burgio si spinge a dire che è “diventata la compagnia aerea più moderna d’Europa. Abbiamo anche rinegoziato i vecchi leasing e acquistato quattro nuovi Boeing”. Ora servono i passeggeri, meno restrizioni per i voli fuori Italia e rivedere i charter in pista. Se prima di agosto dovesse arrivare qualche buona news verso il Mar Rosso si aprirebbero segnali di fiducia. (r.v.)

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