Ultimo aggiornamento alle 08:35
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Burgio, Gruppo Alpitour:
“Previsioni impossibili”

Se per Astoi, che rappresenta circa il 90 per cento dei tour operator italiani, l’estate 2020 ha evidenziato un meno 90 per cento sul volume d’affari rispetto al medesimo periodo del 2019, per il Gruppo Alpitour, numero uno del tour operating nostrano, i dati non sono migliori.

Un’annata che lascia increduli
È il presidente e amministratore delegato Gabriele Burgio (nella foto) a fare i conti con un’annata eccezionale, fra “Frontiere impermeabili, eventi sospesi, ristoranti chiusi e smart working”, che rendono molto difficile la prenotazione di un volo o anche di un semplice soggiorno.

Dalle colonne de La Repubblica, Burgio conferma una stima impensabile solo l’anno scorso, con un fatturato 2020 che si prevede sarà pari a 750 milioni di euro contro i 2 miliardi del 2019.

Pianificazione impossibile
“Non si è mai visto nulla di simile – commenta il presidente –. Abbiamo tutto chiuso e a oggi non riesco a pianificare i prossimi mesi”.
La partita che sta giocando il Gruppo appare particolarmente complessa anche a causa delle dimensioni della società.

I cambiamenti necessari
Proprio nei giorni scorsi, erano già stati stati annunciati cambiamenti nel modello organizzativo, con la fusione per incorporazione di Eden Viaggi Spa e Press & Swan Spa, confluite in Alpitour Spa. La nuova spa dal punto di vista societario sarà operativa dal prossimo marzo 2021, ma il processo organizzativo è già stato avviato e sono in programma ulteriori novità sul fronte di una razionalizzazione dei brand che valorizzi le diverse specializzazioni.
Non va poi dimenticato che oltre all’attività di tour operating, il Gruppo Alpitour deve far quadrare i conti anche in casa del trasporto aereo, con Neos per ora impegnata solo con i voli cargo per il trasporto di merci sanitarie dalla Cina all’Italia.

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