Ultimo aggiornamento alle 15:09
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Green pass e corridoi: il pensiero di Garavaglia

“Bisogna seguire l’esempio della Francia, che già ad aprile potrebbe revocare il green pass. Il Covid è ai titoli di coda, la situazione sta tornando sotto controllo. La scorsa estate, con la campagna vaccinale ancora agli inizi, non c’è stato bisogno di nessun green pass, dunque non vedo perché a giugno dovremmo ancora avere operativo il certificato verde”.

Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia spinge sull’acceleratore della ripartenza e lavora nel Governo per eliminare in tempi rapidi le restrizioni ai viaggi, per permettere al turismo di tornare a lavorare.

La posizione emerge in un’intervista al Messaggero, nella quale fa presente che le nostre regole per l’ingresso dei turisti stranieri sono molto rigide, e rendono il Paese meno attrattivo come meta per le vacanze.

“La curva dei contagi è in rapida discesa e a breve potremo togliere le restrizioni che ostacolano la ripartenza del settore dell’accoglienza – spiega Garavaglia -. Del resto, le attuali regole di ingresso in Italia, e l’obbligo di tampone per i turisti stranieri, sono decisamente più rigide rispetto a quelle dei nostri competitor, come la Spagna, giusto per citare un esempio, e hanno l’effetto di renderci meno attrattivi agli occhi di chi oggi sta prenotando una vacanza a Pasqua o a luglio”.

Una stoccata arriva anche al ministro della Salute, Roberto Speranza. Affrontando il tema dei corridoi turistici, Garavaglia si augura che ne vengano aperti altri. “Ma bisogna convincere il Ministero della Salute – dice -. A meno che il Ministero della Salute, mi passi la battuta, non voglia usare il proprio budget per finanziare nuovi ristori per agenzie di viaggi e alberghi”.

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