Ultimo aggiornamento alle 08:09
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Hospitality nel mondo,
le cifre di IHG
certificano il ritorno
ai dati pre-pandemici

La ripresa dell’hospitality mondiale passa dai numeri. La conferma arriva da uno dei colossi planetari dell’albergatoria, IHG, le cui ultime cifre confermano come la domanda sia definitivamente tornata ai livelli pre-Covid.

Una crescita ininterrotta
Il gruppo ha appena pubblicato i dati del terzo trimestre, che mostrano un revPar migliorato di 10 punti percentuali rispetto al 2022 e di 13 punti rispetto al 2019. Si tratta del quinto trimestre di crescita ininterrotta che vede, tra l’altro, finalmente il ritorno delle strutture cinesi al revPar del 2019, un valore che le Americhe avevano raggiunto già nel secondo trimestre dello scorso anno e l’Emea nel quarto trimestre del 2022.

A livello globale l’occupazione si è attestata su una media del 72% nel trimestre, appena un punto percentuale in meno rispetto al dato 2019, mentre continua a crescere il portfolio globale.
Nel periodo considerato, come spiega HotelsMag, il gruppo ha infatti aggiunto circa 8mila camere in 50 hotel, arrivando a un totale di 930mila camere in tutto il mondo, di cui i brand di fascia media costituiscono il 67% e quelli di fascia alta e di lusso rappresentano il 33%.

“Da segnalare lo sviluppo in tutte le nostre categorie – commenta il ceo di IHG Elie Maalouf -, sviluppo particolarmente evidente per i nostri sei marchi Luxury & Lifestyle, che continuano a rappresentare una percentuale crescente di IHG con oltre 800 hotel aperti e in fase di sviluppo”.

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