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Amarcord

Giambattista Merigo, Fondatore e titolare di Amerigo Viaggi
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Teorema, un tour operator che ha fatto storia - La fine

Gli anni novanta e fino al primo lustro del 2000 sono stati  gli “anni d’oro” di Teorema e, nonostante i grandi competitor, la famiglia Scotti continuava a crescere e a stimolare la fiducia di noi agenti di viaggio e della nostra clientela, una clientela di medio livello ma con un buon potere di acquisto: dai Caraibi alle crociere sul Nilo, dal Kenya agli Stati Uniti d’America.

E arrivò anche la nuova sede a Milano, a pochi passi dal pieno centro dell’alta finanza, con le guglie del Duomo che praticamente toccavano e benedivano le scrivanie degli Scotti, con una grande insegna che nessun milanese poteva fare a meno di vedere transitando in centro e specie in via Larga, il tour operator superava la maggiore età e iniziava un grande periodo di innovazioni!
 
Ma, tra queste innovazioni, si pensò anche di superare l’annoso problema che tutta la produzione charteristica ha sempre avuto nel corso di questi anni: vendere l'invenduto… che detta così sembra una cosa quasi normale! In qualsiasi passaggio della produzione industriale o del commercio, l’invenduto viene ritirato dal mercato, “stoccato” e magari viene inviato ad altri mercati mondiali; nella modaiola Milano l’invenduto si mette a magazzeno e si rimette in vetrina a gennaio con i saldi; ma nel turismo… cosa fare se su un volo di 180 sedili ne hai 70/80 vuoti? O “lasci la macchina a prato”, come si dice in gergo da tour operator, oppure svendi, svendi, svendi!!!
 
Ma poi il rischio è molto pesante: chi è su quell’aereomobile e sta andando in vacanza, si trova il compagno di sedile di fianco che ha comprato ad un prezzo decisamente da “svendita”; svendere a prezzi al di sotto del costo non può funzionare a lungo; svendere a prezzi superstracciati crea voragini finanziarie in qualsiasi settore commerciale! Ma in casa Teorema il rischio si volle correre comunque, anche perché la famiglia Scotti non amava condividere i posti sui propri charter con altri tour operatore e allora nacque la grande idea… che poi sarà l’inizio della fine di Teorema !
 
Il web stava iniziando ad imperare nelle vendite dei pacchetti turistici, la domanda del mercato guardava quasi esclusivamente al prezzo e quindi in famiglia Teorema arrivò il lampo, la 'genialata': creare un web t.o. che “sotto mentite e sospettose occhiate del mercato” andasse a svendere l'invenduto di Teorema T.O., ma anche di altri tour operator: e così arrivò Todomondo Web T.O. - era il 2005. Il motto era: “le vacanze partono dal web”, la società era Avitour s.r.l. e l’amministratore era Alessandro Scotti - figlio di Vittoriano - il quale entrato nel turismo nel 1998 andò a ricoprire in pochi anni varie posizioni di controllo in ben 12 società differenti, sempre legate alla famiglia Scotti.
 
Nel 2008 Todomondo arrivò a fatturare circa 70 milioni di euro con un unico problema difficile da superare: le agenzie viaggi, nonostante volessero difendere la bravura di Teorema, di fronte alla "zingarata imprenditoriale" di Todomondo, smisero completamente di vendere il prodotto Teorema! Cosa stava succedendo in casa Scotti? Un agente di viaggi proponeva al proprio cliente una vacanza targata Teorema in Messico, magari a 1.100 euro e dopo pochi giorni la stessa proposta il cliente la trovava sul portale Todomondo a 600 euro! Questa insensata politica commerciale dello stesso “palazzo” funzionò per qualche stagione, ma poi, passati due-tre anni, la macchina iniziò a “perdere colpi” e, come in un sistema multilevel, Todomondo incassava, incassava, incassava, ma poi non aveva il prodotto da confermare alla clientela, tant’è che il 25 luglio 2009 Todomondo Spa, tramite il proprio sito, annunciava la chiusura delle attività, lasciando letteralmente a piedi circa 4mila persone (le stime dell’allora ministro del turismo M. Vittoria Brambilla).
 
Ma la fine di Teorema era già stata segnata il 23 aprile 2009 quando durante una violenta e per niente rispettosa intrusione, nella sede del tour operator, da parte di un noto inviato della trasmissione televisiva Striscia la Notizia che “mise in croce” lo schivo Vittoriano Scotti, il quale non essendo abituato alle telecamere molto brusche dell’inviato del telegiornale satirico si trovò stretto in una violenta gogna mediatica per la quale forse ci si poteva risparmiare il comparto del tour operating italiano; ho ancora nella testa quella violenza mediatica nei confronti del buon Vittoriano Scotti!
 
Così finiva la sfida imprenditoriale nata agli inizi degli anni ottanta di un grande tour operator. Ma tant’è… purtroppo la storia delle imprese italiane tante volte ci ha dimostrato che le colpe dei figli spesso ricadono sui padri, ma non siamo calvinisti e pertanto rifiutiamo in radice l’ assunto che vorrebbe dimostrare come i fallimenti degli eredi siano dovuti all’ insorgenza di una pigrizia nel benessere… ma la famiglia Agnelli docet!  Teorema T.O. nata, cresciuta e coccolata da un mite padre, vide la fine in pochi anni, per le imprese rocambolesche di un figlio!

Leggi anche: Teorema, todomondo
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