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Business in movimento

di Valeria Di Rosa

Sono quasi il 16 per cento di tutti i turisti che hanno fatto vacanza in Italia e si sono concentrati per il 30 per cento in Trentino Alto Adige, per il 16,4 in Lombardia e per l'11,4 in Valle d'Aosta. La fotografia della tribù dei turisti sportivi arriva dall'Ont, e presenta lo stato dell'arte del segmento nel corso del 2010, evidenziando come una parte rilevante del traffico turistico sia italiano che straniero sia appannaggio di chi sceglie le vacanze come momento per prendersi cura di sé e praticare i propri sport preferiti.

Un business, peraltro, che si presenta in crescita anno su anno e stimola le destinazioni a programmare le attività promozionali e a orientare l'offerta per assecondare le esigenzie di questo nuovo segmento turistico.

Anche perché i turisti sportivi sono, decisamente, un target ad alta capacità di spesa, che può far gola sia alle destinazioni che al trade turistico. Sempre secondo lo studio dell'Ont, i turisti sportivi in Italia spendono, tolti i costi del viaggio e del soggiorno, dai 66 ai 90 euro al giorno solo in servizi e beni di consumo acquistati in loco. Chi si rivolge alla filiera turistica ha una spesa media di 105 euro al giorno per un pacchetto tutto compreso, cifra che cresce fino a 114 euro al giorno per gli stranieri che scelgono l'Italia. Per gli italiani che preferiscono, invece, destinazioni straniere, la spesa può ancora lievitare, anche perché il pacchetto base deve essere accompagnato da una serie di servizi aggiuntivi per poter praticare gli sport preferiti che sono un interessante canale di business per le agenzie.
Per questo, sia le destinazioni italiane che quelle straniere guardano con particolare interesse al segmento e lanciano proposte di turismo outdoor per attrarre l'interesse dei mercati.

In generale, però, il turismo sportivo per gli italiani resta una 'faccenda di casa'. Secondo lo studio Ont, infatti, la grande maggioranza di chi sceglie di praticare sport in vacanza è composta da italiani, che rappresentano il 55,6 per cento del mercato contro un 44,4 per cento di flussi internazionali. Lo sport, insomma, si pratica in casa, e si pratica soprattutto d'estate. L'attività più diffusa fra i vacanzieri, infatti, è il ciclismo, con il 42,6 per cento di preferenze, seguito dal trekking al 38,5 per cento. Lo sci, tipologia di vacanza regina per il segmento, ha solo il 29,3 per cento delle preferenze.

Pubblicato il 04/0772011

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