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Vino di serpente e altre storie

Oltre gli itinerari tradizionali, ecco qualche idea per un viaggio da non dimenticare

Fanno parte del turismo esperienziale, anche se sono alla portata solo dei turisti più curiosi, coraggiosi e, in alcuni casi, spericolati.
I Paesi del Triangolo d’Oro regalano ai loro ospiti in cerca di ricordi indelebili innumerevoli momenti di follia.
Incominciando dal Vietnam, che propone un assaggio del cosiddetto ‘snake wine’, una bevanda esotica decisamente particolare. Viene prodotta per infusione di serpenti interi immersi in barattoli di vino di riso e il posto migliore per trovarla è Le Mat Snack Village di Hanoi.

Come un Viet Cong
Se per bere il vino di serpente ci vuole coraggio, altrettanto ne occorre per calarsi nei tunnel del complesso di Cu Chi, il sito storico a 70 km a Nord-Ovest di Ho Chi Minh City che vanta oltre 120 km di gallerie sotterranee utilizzate dai Viet Cong durante la guerra. La maggior parte dei cunicoli è dotata di botole, aree di soggiorno, cucine, magazzini, armeria, ospedali e centri di comando.

Altro sito imperdibile per gli appassionati di storia che si trovano in Cambogia è Choeung Ek, a circa 15 km a Sud di Phnom Penh. È il più famoso tra i cosiddetti ‘Killing Fields’, i Campi della Morte in cui il regime dei Khmer Rossi, negli anni Settanta, giustiziò migliaia di persone. In loco si possono prenotare tour del campo e visitare mostre e memoriali.

Cavalcare le dune
Tornando al Vietnam, un’esperienza per i più sportivi è l’ebbrezza di cavalcare le dune di sabbia di Mui Ne con le tavole da sandboard. Un’avventura proposta da molti operatori locali, che si occupano anche del noleggio dell’attrezzatura.

Continuando sulla scia dei soggiorni avventura, in Laos una zona che da poco si sta aprendo a questo tipo di esperienze è la provincia di Khammouane, che si trova nel centro del Paese e condivide con il Vietnam la catena montagnosa Ammanite.
Molte le possibilità di escursioni in kayak attraverso formazioni di profonde grotte. Suggestivi e incontaminati i paesaggi con picchi carsici e cascate, ma è meglio evitare la stagione dei monsoni, da maggio a ottobre.  

Infine in Thailandia sono innumerevoli i luoghi dove si può fare rafting, con percorsi di difficoltà diversa, dal livello 1 al 5, tra i campi di bambù e le foreste tropicali. Località particolarmente adatte a questo sport sono Pai, Chiang Mai, Chumphon e altre aree, soprattutto nel Nord del Paese.
Dopo tanta avventura, per un po’ di relax torniamo in Cambogia, a Siem Reap, da dove si parte alla scoperta di Angkor. È una città in costante espansione, che non dorme mai, e lungo la Pub Street e nei mercati notturni i ristoranti, i locali e i centri massaggi - dove un trattamento di mezz’ora costa pochi dollari - sono aperti fino a tardi. Per tornare in albergo, poi, basta saltare su un tuk-tuk.
Stefania Galvan

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