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Usa

Il sogno americano continua

Cambiano modalità, destinazioni e tendenze, ma il ‘sogno americano’ dei viaggiatori italiani è sempre lo stesso: gli Stati Uniti rimangono la destinazione long haul preferita dai turisti del Belpaese.

E se è vero che la crisi economica nazionale ha rallentato, negli ultimi due anni, le partenze e cambiato i trend di acquisto, non ha però frenato la capacità di spesa di chi ha scelto gli States per le proprie vacanze.

Il bilancio dei nove mesi
Secondo una ricerca di Us Commercial Service, nel 2012 sono stati 831mila gli italiani che hanno raggiunto gli Stati Uniti, con un calo del 7 per cento rispetto all'anno precedente. L'andamento è confermato dai dati relativi ai primi nove mesi del 2013: il numero di visitatori italiani da gennaio a settembre è diminuito di 1,6 punti percentuali rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, per un totale di 631.139 arrivi. Il mese migliore è stato giugno, che si è chiuso con un incremento di arrivi pari a 4,3 punti percentuali, mentre all’opposto il rallentamento più evidente è il -7,3 per cento registrato nel mese di agosto.

Se i primi segnali di ripresa sono attesi solamente per il 2015, tra le destinazioni lungo raggio gli Stati Uniti si confermano quella più ambita dagli italiani, anche tra i repeater della meta. L’Italia è al quarto posto per arrivi tra i mercati del Vecchio Continente, ma i nostri connazionali spendono negli Usa più di tutti gli altri turisti europei (più 5 per cento nel 2012) confermandosi tra i big spender mondiali per i servizi di turismo statunitensi, soprattutto per quanto riguarda accomodation, ristoranti e noleggio auto.

Soluzioni tailor made
Sta cambiando, tuttavia, il modo di prenotare la vacanza negli States: tra il 2010 e il 2012 il ricorso alle agenzie di viaggi è sceso dal 49 al 32 per cento, a fronte di una crescita dei servizi di booking online. Chi si rivolge alla consulenza dell’agente di viaggi lo fa per ottenere una proposta costruita su misura, sulla base delle proprie esigenze.

Un andamento che va di pari passo con la ricerca di nuove destinazioni. A farla da padrona è sempre New York, che attira ancora poco più del 50 per cento dei turisti italiani, ma l’incremento del numero dei repeater (pari al 68 per cento del totale) sta facendo guadagnare posizioni ad altre località (in testa la California) e alle richieste per viaggi più complessi, tematici o in combinata con altre destinazioni, come i Caraibi.

È per questo genere di viaggi che i turisti italiani preferiscono ancora affidarsi all’assistenza specializzata e tailor made di t.o. e adv, più che per i soggiorni su mete secche. Cambia anche la stagionalità: i flussi maggiori si concentrano ancora nel mese di agosto, ma sono cresciuti gli arrivi a febbraio e ad aprile, parallelamente alle offerte low-season dei vettori aerei. Per quanto riguarda le attività, invece, la preferita dagli italiani negli Usa è lo shopping, anche grazie al cambio favorevole dell’euro con il dollaro, seguita da quelle culturali.

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