|

L'alta via dei record

Alla scoperta di uno dei più lunghi percorsi di trekking del mondo

La Penisola non è solo mare. Anzi. Il prodotto montagna nasconde sorprese e segreti inaspettati. Uno dei meglio custoditi è l’alta via più lunga del mondo, che si snoda dalle Alpi agli Appennini, comprese le isole maggiori.
Si chiama ‘Sentiero Italia’, è stato tracciato tra il 1983 e il 1995 grazie allo straordinario lavoro di centinaia di appassionati volontari del Club Alpino Italiano, collegando insieme una serie di infinta di vie montane locali e poi è caduto nel dimenticatoio. Oggi, grazie a un gruppo di ragazzi particolarmente attenti, sta tornando a nuova vita.

È, infatti, partita lo scorso 1 maggio l’iniziativa ‘Va’ sentiero’, lanciata da Yuri Basilicò, Sara Furlanetto e Giacomo Riccobono, patrocinata dal Ministero dell’Ambiente, da numerose regioni italiane e dal Touring Club che si propone di riportare agli onori delle cronache questa meraviglia per gli appassionati di trekking di tutto il mondo.

Il Sentiero Italia
Venti Regioni attraversate, 6.880 chilometri di strada in totale, 350mila metri di dislivello complessivo, 6 siti naturali Unesco lungo il percorso, 368 tappe. Sono questi i numeri della straordinaria passeggiata per l’Italia che permette il Sentiero, portando il camminatore, nel suo viaggiare, di fronte ad alcune delle grandi vette italiane. Si va dal Carso, in Friuli, dove ha inizio la marcia, alle Dolomiti e al Cervino, e poi l’Appennino Tosco Emiliano, i monti Sibillini nelle Marche, giù giù fino al Sentiero del Brigante in Calabria. E ancora la Sicilia, con 29 tappe fra la Riserva dello Zingaro e il crinale dei Monti Nebrodi. Infine, 28 tappe in Sardegna fino a Castadias, punto di arrivo della lunga marcia attraverso le montagne italiane.

Il progetto
L’iniziativa ‘Va Sentiero’ ha come obiettivo quello di tornare a valorizzare questo incredibile percorso nelle aree montane della Penisola, con un viaggio che durerà sedici mesi. I tre viaggiatori si fermeranno a novembre nelle Marche, a metà dell’impresa, completando il viaggio dopo l’inverno, nella primavera 2020. L’idea è quella di promuovere un turismo sostenibile nelle terre alte, anche perché il 2019 è l’Anno nazionale del Turismo Lento.

Vedi Mare e Montagna Italia; Vedi tutti i dossier di Altri dossier; Vedi tutti i dossier

Commenti di Facebook

Torna su
Chiudi