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I conti con i canoni

Con il sopraggiungere dell'estate la questione delle concessioni balneari diventa scottante

Con l’arrivo della stagione estiva si riapre il fronte caldissimo delle concessioni balneari delle spiagge italiane, rientrate nella direttiva Bolkestein e campo di battaglia fra i balneari tricolori e l’Unione europea ormai da molti anni.
Il Governo, primo fra tutti il ministro Gian Marco Centinaio, fin dal suo insediamento ha preso la questione di petto, sostenendo che il tema spiagge era sempre stato affrontato nella maniera sbagliata, perché i nostri lidi non dovrebbero rientrare all’interno delle materie regolate dalla direttiva.  

“Cercheremo di far capire alla Commissione che le concessioni balneari non sono servizi e, quindi, non entrano nel perimetro della Bolkestein. Stiamo studiando le argomentazioni da portare a Bruxelles” dice Centinaio. Che ha lanciato anche un decreto nel quale si prevede la proroga della concessione senza gara. “Faremo una mappatura del litorale per capire esattamente quante sono le spiagge libere, imporremo in capo a chi rinnoverà la concessione degli obblighi su qualità dei servizi, tutela del territorio e del mare, poi promuoveremo l’aggregazione tra stabilimenti, così come la partnership tra pubblico e privato e infine prevediamo un rating per colpire i furbetti, ovvero chi subappalta o non paga le tasse, che saranno penalizzati per il rinnovo tra 15 anni”.

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