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I tour operator: "Su Sharm prenotazioni regolari"

di Lino vuotto
Dai tour operator specializzati sull'area arriva la conferma: la vicenda dello squalo nelle acque antistanti Sharm non sta avendo ripercussioni sul turismo. Anzi, le prenotazioni e le partenze proseguono con un ritmo regolare e da parte dei clienti arrivano semmai solo richieste di informazioni. "Nella prima giornata dopo il blocco della balneazione - conferma il direttore generale di Marevero Renato Scaffidi - ho avuto lo stesso flusso di prenotazioni della settimana prima e nessuna richiesta di cancellazione o spostamento di destinazione". Le richieste dei clientiA determinare questo tipo di tendenza anche la tipologia di clientela che sceglie Sharm in questo periodo: "Sulla destinazione sono presenti per lo più famiglie - dice Remo Bodrato, direttore generale e a.d. di Welltour -, che preferiscono stare in piscina, dentro il villaggio, o si tratta di sub, che si sono trasferiti per le immersioni, nell'area di Dahab, poco più a Nord, dove la balneazione è possibile". La fiducia del mercatoIn casa Veratour c'è fiducia anche in una rapida soluzione del problema: "Le autorità locali hanno garantito la cattura dello squalo entro poche ore - spiega il direttore commerciale di Veratour Stefano Pompili -. Molte barche sono già in acqua alla ricerca di questo esemplare e quattro esperti internazionali sono arrivati dall'estero. Siamo fiduciosi e sereni che la situazione possa risolversi entro poche ore e comunque la maggior parte dei clienti che va in questo periodo a Sharm non lo fa per le attività di snorkeling o il diving". Tranquillità a SharmStessa lunghezza d'onda anche in casa Eden, come evidenzia il direttore commerciale e marketing Angelo Cartelli: "Per quanto riguarda le partenze per Sharm El Sheikh, ad oggi, non abbiamo avuto neanche una cancellazione, i clienti continuano a prenotare e partire. A destinazione i nostri clienti trascorrono le loro vacanze informati ma in piena tranquillità".

Ritratti d'estate: Pompili e i segreti di Veratour

di Lino vuotto
Marcherà il confine. Stando ai soliti bene informati l'estate potrebbe fare scivolare nelle sabbie mobili alcuni noti tour operator. La crisi del vulcano ha infatti accentuato la crisi e per qualcuno la situazione inizia a farsi rovente. Sempre i soliti bene informati dicono che in questa fase difficile, un signore di Roma dai modi gentili e dalla vista lunga potrebbe mostrarsi ancora una volta tra i migliori del settore. Carlo Pompili, presidente di Veratour, intervistato dal direttore Remo Vangelista per la nuova rubrica 'Ritratti d'estate', sembra, infatti, avviato a chiudere l'esercizio 2010 con una ripresa dei ricavi e profitti in linea con le previsioni. "Bisogna leggere bene i numeri e procedere con cautela". Il solito Carlo, attento a non esagerare.Lo sa che i suoi competitor la chiamano 'Il ragioniere'?Sono attento alle dinamiche ma non penso solo ai numeri. Non mi offendo comunque se mi chiamano ragioniere. In qualche modo hanno ragione quelli che mi definiscono in questo modo, però ci tengo a dire che la parte commerciale mi piace e sono attento al business ma non esagero mai. Se bisogna fare un investimento utile non mi tiro indietro. Non posso certo lavorare sempre con il fucile puntato alla voce costi. Dai, non esageriamo.Però la politica commerciale di Veratour è tutta nelle mani di suo figlio Stefano.Lui è lo specialista dell'azienda che lavora sempre a stretto contatto con le agenzie. I risultati degli ultimi anni stanno dando ragione alle sue politiche e tutta la famiglia è contenta.Non si cambia strada dunque. Dettaglianti prima di tutto?Assolutamente sì. Sono il nostro core business e non pensiamo in nessun modo di cambiare strada. Costa fatica lavorare con le piccole imprese, ma se capiscono che lavori al loro fianco non ti tradiscono.L'INTERVISTA COMPLETA SUL NUMERO 50 DI TTG ITALIA IN DISTRIBUZIONE E ONLINE IL 24 GIUGNO
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