Ultimo aggiornamento alle 10:45
|

Low fare ultima tentazione delle major

Si chiama low cost l’ultima frontiera della competizione tra vettori.

Un modello di business che fa davvero gola alle compagnie legacy europee che, una dopo l’altra, cedono alla tentazione di avviare una branca no frills. Ultima in ordine di comparizione la tedesca Lufthansa, che potrebbe svelare i dettagli del progetto low fare nei prossimi giorni.

Gli investimenti sullo scalo di Berlino, con un’offensiva di 27 voli a corto e medio raggio annunciati dal colosso tedesco nei mesi scorsi, in effetti, lasciavano presagire una sterzata verso la formula low cost: “Le manovre su Berlino sono la dimostrazione di come Lh affronta la competizione in questo segmento” aveva detto Thomas Eggert, d.g. Italia  del vettore in un’intervista rilasciata a luglio a TTG. E aveva espressamente focalizzato l’attenzione su gestione degli equipaggi, costi di manutenzione e operatività della flotta: i tre fattori vincenti della formula no frills.

Ma Lufthansa non arriva sola. Prima di lei, Air France ha avviato le operazioni dalle basi regionali di Nizza, Tolosa e Marsiglia, con una flotta adatta a coprire distanze a medio e corto raggio e una chiara impronta low fare nella gestione di equipaggi e maintenance.

Allo stesso modo Iberia, con la controllata Iberia express che ha preso il via la scorsa primavera, ha palesemente messo un piede nel business low fare.

Guardando in casa nostra, poi, il gruppo Alitalia e lo smart carrier Air One continuano a macinare risultati, con un’estate 2012 che parla di pax in crescita del 48 per cento ad agosto e una raffica di nuovi collegamenti, e forse di una nuova base, in vista dell’autunno. In Italia la competizione su questo fronte è comunque più fitta che in altre nazioni, dato che ad Az si affianca la branca low cost di Blue Panorama, blu-express.

/* */

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook


Torna su
Chiudi