Ultimo aggiornamento alle 08:35
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Caro voli: dal 2024
tariffe più equilibrate

Il caro voli potrebbe avere i mesi contati. È questa la previsione che dovrebbe riportare a livello internazionale un maggiore equilibrio tariffario già nel 2024.

Nel post pandemia le tariffe aeree sono schizzate a livelli vertiginosi per svariati fattori, dalla vigorosa ripresa della domanda, all’insufficienza di collegamenti su diverse tratte, a sua volta generata dai ritardi nella consegna di nuovi aeromobili.
Ma tutto questo è destinato a cambiare.

Lo stato dell’arte
Secondo i calcoli della Iata, il prezzo medio dei biglietti aerei in Europa ha registrato un aumento del 16% rispetto al 2019, una variazione inferiore a quella dell'inflazione, che si attesterebbe al 20%. "Considerando l'estrema volatilità dei prezzi del carburante per aerei – ha spiegato il direttore generale di Iata Willie Walsh - e l'aumento dei salari della forza lavoro, questo è un risultato significativo e si pone in netto contrasto con le tariffe sempre crescenti imposte dai nostri fornitori di infrastrutture. Il nuovo corso sta portando con sé condizioni di mercato ancora più competitive. I consumatori lo vedranno con più rotte e più compagnie aeree tra cui scegliere. In totale, l'anno scorso sono nate 20 nuove compagnie aeree in Europa”.

Il nuovo trend
Si spinge oltre Alexis von Hoensbroech, ceo di WestJet Airlines, che sostiene come l’aumento della capacità dei vettori grazie alla consegna dei nuovi aerei seguita ai maxi ordini sicuramente porterà a una riduzione dei costi dei biglietti aerei. Per i vettori nordamericani, che fanno scuola a livello mondiale, i prezzi per i viaggi internazionali sono aumentati nell’ultimo anno poiché la domanda repressa di voli leisure ha superato l’offerta. Ma molte compagnie stanno aggiungendo più capacità sulle rotte verso l'Europa e la regione dell'Asia e del Pacifico.

“L’anno scorso, probabilmente c’era più domanda di quella che il settore poteva soddisfare. Questo è il motivo per cui abbiamo visto anche i prezzi aumentare in modo sostanziale – spiega il ceo -. Quest’inverno sarà diverso. Penso che avremo un migliore equilibrio tra domanda e offerta, che offrirà maggiore convenienza”.

Von Hoensbroech ha previsto “prezzi più equilibrati” per i viaggi in Europa anche per la prossima estate, poiché vi sarà una maggiore capacità. “Mi aspetto che la prossima estate ci sia una diversa equazione tra domanda e offerta sui mercati transatlantici” dice il manager.

E così, mentre in Italia l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato è impegnata a indagare sull’uso degli algoritmi di prezzo nel trasporto aereo passeggeri sulle rotte di collegamento tra la Penisola e Sicilia e Sardegna, il cambio di passo a livello internazionale potrebbe non essere più solo un miraggio. I.C.

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