Ultimo aggiornamento alle 12:24
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Il jet supersonico
che non può volare:
tutti gli ostacoli x
del progetto Boom

Non decolla l’aereo supersonico. Il progetto di Boom Supersonic, che dovrebbe riportare in auge i tempi d’oro del Concorde e, sulla carta, debuttare nel 2026, sembra infatti essersi arenato.

Il motivo principale è molto semplice: Rolls-Royce, che due anni fa aveva avviato la collaborazione per studiare la realizzazione dei propulsori di ‘Overture’ (questo il nome del primo jet previsto, ndr), ha dato forfait. “Dopo un’attenta valutazione, abbiamo deciso che il mercato dell’aviazione commerciale supersonica non è attualmente una priorità per noi, per questo non proseguiremo il lavoro sul programma di Boom” ha detto Rolls-Royce, come si legge su corriere.it.

Quindi, niente motori, almeno per ora.

Gli altri problemi
Ma il progetto ha anche altre zavorre. Ad esempio gli investimenti. Per progettare, realizzare, testare e certificare un velivolo sono necessari anni di lavoro e tanti soldi. Dal 2014 la startup statunitense Boom Supersonic ha raccolto 600 milioni di dollari di fondi, ma per un velivolo di questo tipo ne servirebbero almeno 5-7 miliardi, cioè dieci volte tanto.

Altro nodo è come alimentare i motori del jet supersonico. Boom sostiene che il carburante sarà il Saf, il carburante sostenibile per l’aviazione. Ma di Saf non ce ne sarà a sufficienza ancora per diversi anni. Lo scorso giugno Iata ha infatti spiegato che il settore consuma 450 miliardi di litri di cherosene all’anno. Nel 2021 sono stati prodotti 100 milioni di litri di Saf, dato che dovrebbe salire a 5 miliardi nel 2025 e a 30 miliardi nel 2030. Troppo poco per consentire a Overture di volare green.

Da qui, anche un problema di percezione di sostenibilità, con consumi troppo alti e troppo inquinanti, cosa che non piace più a chi deve viaggiare.

La bolletta energetica è un altro problema del progetto. Il Concorde richiedeva il doppio del cherosene di un Boeing 747; il jet supersonico brucerebbe sette volte il carburante di un velivolo tradizionale, e se fosse solo Saf, che costa di più del jet fuel, l’impatto economico sarebbe pressoché insostenibile.

Infine, c’è un tema di vantaggio competitivo legato alla regolamentazione del traffico aereo. Nessun aereo civile in Europa e negli Usa può volare oltre la velocità del suono sopra la terraferma, ma può farlo sopra l’oceano e non dappertutto. Il Concorde, per esempio, poteva superare il Mach 1 solo una volta al largo delle coste britanniche o statunitensi. Questo di fatto restringe la geografia degli spostamenti, taglia alcune possibili rotte e costringerebbe ‘Overture’ a volare come i jet normali sopra i Paesi, perdendo tutto il suo vantaggio sulla velocità.

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