Ultimo aggiornamento alle 10:10
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Meridiana firmata Qatar
Arriva il piano industriale

di Rita Pucci

Un piano industriale per riportare in alto Meridiana. Il vettore dell’Aga Khan alza il velo sul progetto che, grazie alle ali di Qatar Airways, dovrebbe ridare in tre anni grande rilancio alle operazioni. Con obiettivi ambiziosi, che sul fronte finanziario parlano già di ritorno al breakeven entro l’esercizio 2016. E tra il 2016 e il 2019 si prevede un innalzamento dell’offerta pari al 15 per cento e un aumento dei volumi di traffico del 16 per cento.

Si è svolta ieri al Mise la riunione con i sindacati per illustrare il piano industriale della compagnia, che entro fine mese potrebbe arrivare alla conclusione delle trattative con Qatar Airways, finalizzata alla creazione di una newco in cui il fondo del Qatar entrerebbe con il 49 per cento delle quote.

Le linee di intervento
Sei le aree di intervento su cui si articola il piano, "finalizzato a un sensibile rafforzamento strategico di Meridiana e focalizzato sullo sviluppo di alcune aree di business già coperte dal Gruppo – si legge in una nota diffusa dall’aerolinea -, sull’avvio del nuovo business cargo da Malpensa e sulle sinergie economiche derivanti dalla partnership": network, flotta, organico, cargo, acquisti e spese generali.

A partire dalla stagione invernale 2016, verrà rimessa mano al network, “in un'ottica di rafforzamento del prodotto e di sinergie con il partner – si legge nel documento -, sviluppo della linea su target business, ottimizzazione della flotta derivante dal maggiore peso dei servizi di linea rispetto al charter”.

Flotta e dipendenti
Verrà poi sostituita la flotta, a partire da metà 2017, con aeromobili che consentiranno “migliore percezione della qualità del servizio” e un parco macchine basato su criteri di omogeneità, “con ricadute sulle performance di regolarità, puntualità e sui costi di manutenzione”.

Infine, il tasto dolente, i dipendenti. Nel piano presentato ieri non si indicano cifre precise rispetto a quei 900 esuberi di cui si era parlato già negli incontri precedenti svoltisi al Mise: sul fronte organico, il piano prevede un “accordo con le organizzazioni sindacali su un nuovo contratto di lavoro; incremento della produttività e la flessibilità in particolare legata alla stagionalità del network; dimensionamento dello staff rispetto al piano”.

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